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Manifesto, La Grande Emilia Tradizional Futurista

 NOTA BENE: CENSURATO DA TUTTA LA LIBERA STAMPA FERRARESE!

PER RICOSTRUIRE L'EMILIA.ROMAGNA
(ALAN FABBRI PER ROTTAMARE LA REGIONE ROSSA)
L'Emilia-Romagna ha sempre avuto una difficile collocazione all'interno del quadro geografico nazionale. Ci sono stati momenti in cui era il lembo estremo del Nord altri in cui era la punta più avanzata del centro.
La sfida del 23 novembre rappresenta un'occasione unica per ridisegnare compiutamente il ruolo di questa Terra proiettandola ben oltre il 141º posto tra le regioni europee.
Più per caso, dovute all'alterne vicende extraregionali, il centrodestra si presenta alla competizione elettorale con un candidato nettamente al di fuori dagli schemi tradizionali: Alan Fabbri.
Per chi non conoscesse il sindaco di Bondeno, leghista da ben prima della riconferma al secondo mandato, sappia che in fondo Salvini, che ha certamente fatto gli interessi del suo partito, sta in realtà offrendo un'occasione unica per il rilancio delle politiche di centro-destra come mai è avvenuto prima.
Questa è l'occasione di mettere in luce l'assoluta inconsistenza del renzismo, di scardinare i meccanismi corporativi che si sono spartiti una regione che se non avesse uno straordinario tessuto sociale e civico, sarebbe stata ridotta al lumicino.
Non stiamo parlando solo di un presidente di regione, che governa da oltre 15 anni, costretto alle dimissioni dopo la condanna in secondo grado per falso ideologico, ma di una serie sempre più numerose di amministratori che considerano la cosa pubblica come mezzo per il soddisfacimento del proprio interesse privato: e in questo frangente gli esempi sono molti, dai i soldi pubblici spesi del consigliere Montanari fino alla condanna della presidente Zappaterra, solo per rimanere a Ferrara.
L'occasione politica è quella di mettere le azioni a servizio delle idee e le idee come motore di uno sviluppo nuovo, proiettato verso il futuro, che possa immaginare questa comunità regionale come parte del popolo europeo.
Ques'ta è l'occasione di mostrare anche le capacità del centrodestra di porre, avanti i loro simboli, l'interesse dei cittadini che si candidano a rappresentare, contrariamente al Movimento 5 stelle.
Temi come la tutela del cittadino in tutte le sue forme e i suoi aspetti, dalla sicurezza personale e collettiva sino alla cura degli interessi sanitari, dal costituzionale bisogno di lavoro alla fondamentale necessità di un'amministrazione che serva e non pretenda di essere servita, devono essere il pilastro di un candidato post ideologico.
Un'economia sociale di mercato che bilanci la legittima concorrenza e i sacrosanti diritti dei lavoratori, che premi il merito indipendentemente dal sesso e dalle idee politiche, che valorizzi i giovani non facendoli scappare e li faccia rimanere a fianco di questa comunità a lottare per lo sviluppo e il miglioramento del benessere collettivo, sono le colonne portanti di questa nuova regione che vogliamo costruire.
Un ricambio politico riuscirà a scoprire i numerosi altarini che per anni si sono ignorati da viale Aldo moro e senza aspettare la magistratura, che con mille difficoltà ha smascherato comunque situazioni: da Terremerse a coop costruttori, passando per Carife…
I cittadini sanno andare oltre la protesta grillina, specie se poi i bravi amministratori sono costretti ad andarsene o vengono addirittura espulsi perché fanno gli interessi della loro comunità. È forse questa una colpa? Se così è siamo convinti che Alan fabbri sarà ben lieto di macchiarsene.
Per questo chiediamo ad Alan Fabbri di impegnarsi a ridare lustro all'Emilia-Romagna e a rilanciare una regione, viste le supercars che si producono, che si merita di guidare l'Europa.

Lorenzo Barbieri, studente, politologo,  Ferrara, Bruxelles
Roby Guerra, scrittore, Ferrara, scuola romana filosofia politica
Stefano Guglielmini, politologo, Ferrara, Federalismo Regionale
Paolo Spath, politologo, Ferrara
Alberto Ferretti, politologo, Ferrara
Sandro Giovannini, scrittore, Roma,
Paolo Melandri, scrittore, musicologo, Faenza,  scuola romana filosofia politica
Stefano Vaj, futurologo, Milano



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