Matteo Renzi Mille e non più mille, ma basterà?


"Dobbiamo smettere di parlare male della Germania, perché la Germania, in particolare sul lavoro, è un nostro modello, non un nostro nemico". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della presentazione del programma dei mille giorni. Renzi ha lodato anche il sistema delle scuole tedesche e lo snellimento della burocrazia. Per quanto riguarda il lavoro il presidente del Consiglio ha aggiunto che il "contratto a tutele crescenti e' uno strumento sul quale ci può essere un'ampia maggioranza". "Io confermo che con la delega riscriviamo lo statuto dei lavoratori, che vanno cambiati gli ammortizzatori sociali".
Quanto alla questione dell'articolo 18, "il problema non c'è mai stato - ha detto Renzi - non lo è mai stato perché riguarda 3.000 persone ma per anni è stato il solo problema della nostra vita giuslavoristica. Quando ci rendiamo conto - ha aggiunto Renzi - che dobbiamo semplificare la legislazione sul lavoro, che sulla formazione il sistema duale che c'è in Germania funziona, che un imprenditore non può morire di pastoie burocratiche per assumere, saremo in condizioni di avere un paese normale".
L'agenda dei mille giorni. Bisogna "cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni": "dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura". Il premier Matteo Renzi indica come "orizzonte" un'Italia "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti" e "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni". Dopo aver incassato la nomina di Federica Mogherini a Lady Pesc, lo sguardo di Matteo Renzi torna a posarsi sulla politica interna. Il premier è partito dall'illustrazione dei provvedimenti già messi in campo, ed è tornato quindi sullo Sblocca-Italia, il piano di riforme che dovrà, in teoria, far ripartire l'economia italiana, ma già bocciato da Confindustria e Ance. Non solo: in agenda ci sono la riforma del lavoro, la le leggi sulla giustizia, la pubblica amministrazione. Il menù prevede inoltre il lancio del sito attraverso il quale i cittadini saranno chiamati a partecipare e a dire la loro sulle misure del governo.