Passa ai contenuti principali

L'utopia giocattolo doc di Davide Bregola

Il Giornale  by F. Ottaviani


Qualche giorno fa, per strada, ho visto un bambino che stringeva un tablet fra le mani. Sullo schermo volavano alcuni palloncini, che il piccolo cercava di far scoppiare. Il bambino avrà avuto dieci mesi, quindi non parlava; però già digitava. Tornato a casa con la convinzione che l'umanità fosse sull'orlo del baratro, mi sono sottratto a tale penosa idea quando ho visto sulla scrivania due volumetti dalla copertina colorata, entrambi di Davide Bregola. Bregola è molte cose: un consulente editoriale, un docente di scrittura creativa, un organizzatore di eventi. Però, con quegli occhi che pungono come spilli e le marionette che all'improvviso tira fuori dalla valigetta, è anche un pifferaio magico che in cento incontri nelle biblioteche o nei festival letterari avvicina i bambini (e i loro più o meno alienati genitori) al mondo dei giochi. Giochi destinati a far giocare, non a giocarsi da sé: elastiche cornici che lasciano la libertà di divertirsi come si preferisce, l'esatto contrario di certi videogames nei quali si entra come un treno entrerebbe in un binario.
Il primo volume è L'acchiapparime. Manualetto divertente per inventare rime, ninnenanne, filastrocche, indovinelli, poesie e raccontini (Barney edizioni, pagg. 130, euro 13,50), titolo lunghissimo che avrebbe potuto esserlo ancora di più e comprendere le «conte», le sciarade, i girotondi; insomma i giochi linguistici. L'altro è I giochi più belli di tutti i tempi (Barbera editore, pagg. 192, euro 12,50). Si va dalla «campana» al «ruba bandiera» alle «belle statuine». Ci si tuffa nel passato remoto - il gioco del cerchio l'hanno inventato gli antichi Greci - ma anche nella remota geografia: sapete come si gioca, in Sudan, al leone e all'antilope? Con una conta si stabilisce chi è il leone, che si nasconde. Le antilopi a questo punto devono muoversi, cercando di evitare i luoghi dove potrebbe essere in agguato il predatore, che prima o poi salterà addosso all'antilope più incauta. La quale, a differenza di ciò che accade nella realtà, non morirà: diventerà il leone, e il gioco ricomincerà daccapo. È troppo dire che in Sudan nessuno ha scritto il Discorso sulla servitù volontaria , ma che tutti lo hanno giocato da bambini? È l'elemento utopistico dei giochi, ricordato da Rodari, che Bregola opportunamente cita: perché «se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?».

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...