Allora quando cominciamo?”. È l’sms
comparso martedì mattina sul cellulare di Luigi Marattin. Firmato
“Matteo Renzi”. Il premier vuole l’assessore al bilancio del Comune di
Ferrara nel proprio pool di esperti di economia presso la presidenza del
consiglio a Palazzo Chigi.
Le voci su un possibile approdo
capitolino alla corte del Matteo nazionale sembrano più che confermate.
Anzi, ormai – secondo persone vicine all’assessore – manca solo la
firma. I documenti per il contratto sono stati spediti dall’assessore
nella giornata di ieri e già lunedì potrebbe iniziare il suo nuovo
lavoro a Roma. Sullo stipendio non si hanno cifre, mentre per quanto
riguarda gli attuali impegni professionali e politici, Marattin ha già
deciso: dimissioni dalla giunta e part-time all’università.
I primi contatti per il prestigioso
incarico, che avrà durata annuale, risalirebbero a marzo. Secondo
indiscrezioni allora fu proprio Renzi a contattarlo per ventilargli la
possibilità di entrare nella costituenda cabina di regia che il
presidente del consiglio aveva in mente. Passarono mesi di assoluto
silenzio e poi venne un ‘fedelissimo’ del primo ministro a fare da
intermediario.
E ora arriva l’sms di Renzi, seguito
proprio ieri da una telefonata. Quella definitiva: “Gigi ci stai?”.
Giusto il tempo di far sapere i termini del contratto e l’accordo è
stato cosa fatta. Manca ovviamente il parere tecnico del Consiglio di
Stato prima di passare al nero su bianco.
Ancora non si sa chi verrà chiamato da
Tagliani a sostituire l’assessore dimissionario. è probabile che il
sindaco prenda tempo per decidere e assuma la delega ad interim fino a
dicmebre.
Quanto al diretto interessato, Marattin
non conferma, limitandosi a una breve nota di servizio: “Oggi sono molto
concentrato sul lavoro da fare qui in Comune, stamattina ho visto il
Sindaco e Modonesi gli investimenti pubblici dell’ultima parte del 2014 e
nel pomeriggio a Milano con la Ferri per far sì che il prossimo anno
Ferrara sperimenti un sistema di tariffazione puntuale dei rifiuti. E
così continuerò a fare fino all’ultimo istante della mia presenza in
Comune, indipendentemente da quando sarà”.
Poco dopo, arriva anche un suo tweet: “si tratta solo di voci, come ho spiegato nella nota stampa. Inopportuno tutto il resto”.