Ferrara, il Dinanimismo inedito di Zairo Ferrante (Nuove Poesie)

Dinanimismo blog 


Una ballata stonata per gli Amici … 


BALLATA STONATA
( agli Amici)
di
Zairo Ferrante

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Agli Amici questa
ballata tutta stonata
annegata nel vino
destino d'incontro
fatale, mortale, solare.
Di luce e d'affanno
di stelle cadute,
pescate, sognate,
morte e rinate brillanti.
Ballata un poco stonata
agli Amici di sempre,
a Quelli di oggi,
senz'avere un'età
che ci  accomuna,
qualcuno è una donna,
qualche altro sicuro
rassomiglia ad un uomo,
altri, ancora, chissà!
Una ballata suonata
dalle arpe di Dio,
benedetta e riletta
da mille sorrisi e risate
fatte in faccia alla sorte
alle volte cattiva altre,
invece, più buona.
Amori verdi son nati
e viola scoppiati
e azzurri son morti.
Eppure, testarda, continua
questa nostra ballata
ch'ancor canta stonata.
D'Amici spariti e altri,
in silenzio, restituiti.
S'alzan le foglie d'estate
sui rami del mondo,
e volano quelle d'autunno
nel mare del cielo,
e ghiacciano al freddo
i resti interrotti di frasi
di vita nel cuore d'inverno.
Ma quando risale dal nulla
la prima ver'acqua che fresca,
zampilla, gorgoglia e germoglia
ancora una volta questa,
che è la nostra risata,
ballata ancor più stonata.
E gli Angeli guardano,
ammirano, scrutano e
senza parole lanciano
lenti e sorpresi,
- come flotte d'uccelli
a settembre d'arancio
orizzonte che scalda -
benedetti pensieri
che colgono al cuore
gli Amici stonati,
che sbraitano al suono
di questa ballata
suonata nel fondo
di calici e piatti svuotati,
dal tempo passato e riempiti
da quello fuggente presente
in attesa dell'altro; futuro
che incerto ancor sul da farsi,
ci attende sornione sull'uscio
con le orecchie ben dritte a sentire,
ridendo, questa goffa stronzata
ballata ri-nata, nuovamente stonata.

E quando l'invenzione
- tutt'umana -
tanto buffa quanto incerta,
busserà alle nostre porte
scivoleremo dritti e lisci
su di una strada già spianata
a sprofondare senza impaccio
nel nostro tosto Paradiso,
che addosso ci si cucirà
come un mantello odor di nuovo
disegnato in toto e su misura.
E sarà una bettola di smeraldo
tanto uguale ad una strada
apparecchiata con tavole imbandite,
e poltrone di velluto, e bicchieri
quelli lindi e di cristallo colmi a festa
di vino pure per gli astemi e ogni
tavolo immancabilmente corredato
del suo splendido posacenere
e sigari, e sigarette che s'accendono
con il pensiero per incanto e
disincanto di quelli stolti
che tardi s'erano pentiti.
Ed in fondo alla pista d'atterraggio
del viaggio nostro ed ultimo,
già m'immagino un piccolo palchetto
con sopra tre jazzisti, due nocciola
ed uno panna, a suonare – mentre tutti
con il bicchiere e la sigaretta in mano
ad occhi chiusi sognando di volare –
questa nostra ed unica ballata
che pure lì, tra i glicini e le viole,
sembrerà stanca e più stonata.
Come oggi, come da tanto, per-tanto
ed ora e per sempre in ricchezza e
prosperità, finché vita non ci ri-unirà.
*Opera inedita di Zairo Ferrante ( tutti i diritti riservati a http://zairoferrante.xoom.it/ - sito personale dell'Autore – )
**Foto quadro di Pierre-Auguste Renoir: le Déjeuner des Canotiers (1880-8 (Phillips Collection, Washington) postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://anto291.typepad.com/blog/2008/08/un-quadro-e-un-romanzo-le-d%C3%A9jeuner-des-canotiers-o-della-vita-moderna.html