da La Notiziah24 Roma
Roma, Antonio Fiore Ufagrà a Rai2
febbraio 28, 2014 • Cultura e Spettacolo, ROMA
Oggi, per il programma Insieme Rai2 ,presentato da Stefano Sassi (con zoom anche sulla mostra a Roma in corso su Gerardo Dottori) , intervista live a Antonio Fiore Ufagrà, di Segni, ovvero l’ultimo futurista – in certo senso – del secondo novecento, l’era eroica per la continuità futurista dopo la scomparsa di Marinetti del 1944.
E secondo novecento, come noto, secondo certa storia dell’arte , per il futurismo ancora controverso, nonostante – appunto – Antonio Fiore e l’esperienza, fino al 1993, della rivista di Roma, Futurismo Oggi a cura di Enzo Benedetto, attiva dal 1967, con tanto di Dichiarazione Manifesto, poi firmata anche dall’allora giovane Ufagrà, introdotto nel futurismo contemporaneo dallo stesso Monachesi (Movimento Agrà) , oltre ad altri futuristi sopravvvissuti alla seconda guerra mondiale e poi al revisionismo storico alla rovescia di certo ideologismo culturale. Noi stessi abbiamo evidenziato la stagione di Futurismo Oggi e lo stesso Antonio Fiore in un paio di nostri volumi dedicati al futurismo. Futurismo Oggi aveva, pur quasi bannata la rivista all’epoca da storici e media, tra i suoi aderenti e non a caso (all’estero antenne più evolute) il Centro Pompidau di Parigi e il celebre MoMa di New York.
Nè casuale e apprezzabile tempismo, questa quindi intervista a Ufagrà (con lo stesso Sbarbi nella Biennale d’Arte di un paio di anni fa) quando contemporaneamente dal 21 febbraio, proprio in Usa, il Futurismo, come non mai, è celebrato in quel del Museo Guggenheim, a cura di una quasi rottamatrice americana, la critica e art director della mostra, Vivien Greene.... CONT LA NOTIZIAH24
Roma, Antonio Fiore Ufagrà a Rai2
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febbraio 28, 2014 • Cultura e Spettacolo, ROMA
Oggi, per il programma Insieme Rai2 ,presentato da Stefano Sassi (con zoom anche sulla mostra a Roma in corso su Gerardo Dottori) , intervista live a Antonio Fiore Ufagrà, di Segni, ovvero l’ultimo futurista – in certo senso – del secondo novecento, l’era eroica per la continuità futurista dopo la scomparsa di Marinetti del 1944.
E secondo novecento, come noto, secondo certa storia dell’arte , per il futurismo ancora controverso, nonostante – appunto – Antonio Fiore e l’esperienza, fino al 1993, della rivista di Roma, Futurismo Oggi a cura di Enzo Benedetto, attiva dal 1967, con tanto di Dichiarazione Manifesto, poi firmata anche dall’allora giovane Ufagrà, introdotto nel futurismo contemporaneo dallo stesso Monachesi (Movimento Agrà) , oltre ad altri futuristi sopravvvissuti alla seconda guerra mondiale e poi al revisionismo storico alla rovescia di certo ideologismo culturale. Noi stessi abbiamo evidenziato la stagione di Futurismo Oggi e lo stesso Antonio Fiore in un paio di nostri volumi dedicati al futurismo. Futurismo Oggi aveva, pur quasi bannata la rivista all’epoca da storici e media, tra i suoi aderenti e non a caso (all’estero antenne più evolute) il Centro Pompidau di Parigi e il celebre MoMa di New York.
Nè casuale e apprezzabile tempismo, questa quindi intervista a Ufagrà (con lo stesso Sbarbi nella Biennale d’Arte di un paio di anni fa) quando contemporaneamente dal 21 febbraio, proprio in Usa, il Futurismo, come non mai, è celebrato in quel del Museo Guggenheim, a cura di una quasi rottamatrice americana, la critica e art director della mostra, Vivien Greene.... CONT LA NOTIZIAH24