ANTROPOLOGIA CULTURALE-La mitologia del bianco-nero...: libero linguaggio nel libero Occidente


Finalmente la signora Cecile Kyenge ha chiarito a tutti che è NERA e non di un colore qualunque. E che io, “di colore bianco”, non sono lo standard, la mia pelle non ha il colore “giusto”, non sono rappresentativa della normalità a cui fare riferimento per definire tutti i non-bianchi come “persone di (un altro) colore”.

Trovo che certe parole o atteggiamenti, nel tentativo di essere politicamente corretti, sottolineino in modo fastidioso differenze assolutamente evidenti, che, se chiamate con il loro nome, assumono invece un’importanza spesso irrilevante.

Conosco PERSONE bianche e nere intolleranti verso l’omosessualità, PERSONE bianche e nere assolutamente razziste nei confronti di chi proviene dall’Est Europa o dall’Africa, così come  ho incontrato bianchi, neri e di varie sfumature, che, per fortuna, sono curiosi ed interessati a  conoscere altre culture e modi di vita diversi dai loro. Anni fa, Michele Serra scrisse: “Il razzismo finirà quando potremo dire che ci sono neri stronzi come i bianchi”.

Personalmente esprimerò un commento positivo o negativo nei confronti del LAVORO della signora Kyenge fra un anno (forse), quando sarà possibile valutare il suo operato, che non ha niente a che vedere con l’essere donna e nera. E questo vale per tutti gli altri ministri, segretari, sottosegretari e politici vari.... C

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