una Repubblica a cui invece uomini come Sandro pertini hanno dato lustro ed hanno donato la loro vita affrontando innumerevoli sacrifici al fine di consentire alle generazioni future un avvenire migliore di quello vissuto da loro.
Non vogliamo fare nessun commento sull’attuale situazione politica, diciamo solo che tutti dovremmo fare una attenta e responsabile riflessione su cosa sta accadendo nel mondo ed in particolare nel nostro Paese e su cosa fa la politica per alleviare i disagi che crescono giorno dopo giorno.
tutti abbiamo la nostra dose di responsabilità, ma le maggiori pesano sulla classe politica che, a nostro parere, anziché interessarsi dei problemi reali che soffocano il Paese (vedi la crescita economica e l’occupazione) si interessa dei fatti e della vita privata di uomini politici e in particolare del Presidente del Consiglio.
Siamo certi che non siano queste le priorità che interessano i cittadini; crediamo invece che, in un periodo così delicato e fragile, essi reputino più urgente accantonare le polemiche e concentrasi sulle soluzioni da adottare per far uscire l’Italia dal collasso economico nel quale si trova a causa di speculatori senza scrupoli del capitalismo e questo soprattutto perché questa situazione di crisi danneggia in particolare i cittadini più deboli e più poveri.
A nostro avviso oggi la politica non fa il proprio lavoro con il dovuto senso di responsabilità, così come invece avveniva quando i padri costituendi dedicavano la propria vita alla cosa pubblica per affrontare e risolvere di volta in volta i problemi che si ponevano e ostacolavano lo sviluppo della società.
Nella prima Repubblica la politica si muoveva ed operava nell’interesse del Paese per dare prestigio all’Italia nel mondo e molte Nazioni della Comunità Europea prendevano ad esempio il nostro modello di vita e di sviluppo per importarlo nei loro Paesi; ed anche se alcuni politici operavano per propri interessi e per propri scopi elettorali, ciò che prevaleva nell’azione politica era pur sempre l’interesse collettivo e l’onore dell’Italia.
Pertini, in segno di devozione e di amore per il Paese, nelle sue visite ufficiali come primo gesto si inchinava di fronte alla nostra bandiera tricolore e con deferenza la baciava in segno di ossequio e di rispetto per il simbolo di unità del popolo Italiano.
Questa cultura e questi valori vanno via scomparendo e su di essi prevalgono invece soltanto interessi e vantaggi personali; ma per coloro che hanno vissuto quell’importante passato, come per noi della UILS, questa cultura e questi valori debbono essere ripristinati e mai dimenticati perché la libertà che oggi noi godiamo la dobbiamo ai sacrifici che uomini come sandro Pertini hanno fatto dedicandosi con tutte le loro forze alla battaglia per la libertà, la democrazia e la giustizia; valori che per loro erano considerati anche al di sopra degli effetti più cari
Per ricordalo con amore e devozione, in ossequio alla grandezza morale dei valori umani che ci a lasciato e per non dimenticare, vogliamo allegare a questo nostro messaggio il Discorso pronunciato da Sandro Pertini alla Camera dei Deputati nella seduta del 23 ottobre 1969 per commemorare, dopo il suo decesso, il parlamentare socialista e segretario nazionale della CGIL Fernando Santi.
Antonino Gasparo
presidente uils