Ferrara Dario Franceschini e Paolo Calvano prove di autorottamazione....

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Franceschini: “La gente crede al Pd, non alla tv”

Conclusa a Portomaggiore l’Assemblea programmatica del Pd di FerraraRENZI.jpg

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Portomaggiore. Si è conclusa oggi a Portomaggiore l’Assemblea programmatica provinciale del Partito Democratico di Ferrara con l’approvazione, all’unanimità, della proposta programmatica redatta in oltre quattro mesi dai gruppi di lavoro tematici e sintetizzata dalla relazione del segretario provinciale Paolo Calvano con cui si sono aperti i lavori (vai all’articolo).

L’Assemblea, alla presenza di tutte le forze economiche e sociali della provincia, di associazioni, e delle forze politiche alleate ha discusso per due giorni sulle diverse proposte, tra cui, le più significative: un patto per il lavoro attorno al quale rilanciare lo sviluppo socio-economico della provincia di Ferrara, l’avvio di un processo di integrazione tra le aziende che gestiscono servizi pubblici locali, la riorganizzazione socio-sanitaria e ospedaliera attorno a Cona -unico ospedale della città- ed infine le politiche sulla green economy dagli impianti fotovoltaici a piccole centrali a biomasse o biogas ed il nuovo rapporto tra agricoltura, ambiente ed energia.

“Benedizione” regionale all’iniziativa e alla proposta del Pd ferrarese è giunta anche dal segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dei parlamentari ferraresi Franceschini, Bratti e Bertuzzi, della presidente della Provincia Zappaterra e dei sindaci del territorio a partire dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.

Nelle conclusioni il Segretario regionale Bonaccini ha evidenziato come sia “il Pd, in modo più coerente della Lega, il partito capace di incrociare e di dare risposte alle esigenze del territorio attraverso politiche di lungo respiro che guardano e che mettono al centro i problemi delle persone”. Ha poi fatto un appello per il referendum del 12-13 giugno a “difendere e sostenere tutti la scelta fatta dal partito per i 4 sì per dare un ulteriore segnale ad un governo che appare sempre più distante dalle sensibilità degli Italiani”.

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