Cecchini colpisce ancora: fontana Naiadi in tricolore
Quattro anni fa l’acqua della Fontana di Trevi diventò rossa, l’anno scorso la scalinata di Trinità dei Monti si colorò di arcobaleno grazie alle 500 palline colorate che si riversarono poi su Piazza di Spagna, oggi 5 maggio alle 10.20, in una giornata di tiepido sole, le acque della Fontana delle Naiadi a Piazza della Repubblica sempre a Roma si sono tinte di verde, bianco e rosso. Un tricolore tutto particolare opera ancora una volta dell’artista metropolitano Graziano Cecchini.
Avrà sicuramente voluto festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia Cecchini versando nella Fontana realizzata da Mario Rutelli (bisnonno dell’ex sindaco della Capitale, Francesco Rutelli) tre boccette di colore. E quanto rischierà questa volta? Per le 500 sfere che rischiarono di far cadere i tanti turisti presenti a Trinità dei Monti, ma che ‘dipinsero’ Piazza di Spagna di una moltitudine di colori, fu condannato a otto mesi di reclusione.
Questa volta però Cecchini non ha solo colorato l’acqua, ma ha anche aggiunto, sotto le sculture del monumento, tre simboli spiegandone il significato mentre era nella fontana circondato da una folla di curiosi che lo fotografava con i telefoni cellulare. Ha messo dei broccoli, perché il “sovrintendente comunale Umberto Broccoli è con me”, una croce rossa con su scritto ‘s.o.s.’ “perché in Italia c’è una situazione di emergenza” e un busto di donna con dei rubinetti al posto dei seni con la scritta “cultura + acqua = di tutti!” perché “solo l’arte e l’acqua ci potranno salvare”.
Cecchini, fermato dalle forze dell’ordine che hanno ordinato ai tecnici di chiudere l’acqua che alimenta la fontana, ha aggiunto che l’acqua della fontana ora è di un “colore falso”, un rosso che mischiandosi agli altri colori e all’acqua si è sbiadito, diventando rosa, un colore falso, come “falso è chi ci governa”. Quale altra follia di colori avrà in mente l’artista metropolitano per l’anno prossimo? Per adesso dovrà spiegare tutto agli agenti della questura.
Mariangela Deliso