Roberto Guerra Opere Futuriste Complete- recensione di Roversi-Saccoccio-Balice-Ganzaroli * from Spigoli&Culture magazine

guerrar-opfuturistecompleteRoberto Guerra, Opere Futuriste Complete, Milano, Nomade Psichico, 2011, pp. 200

Già edito nel duemila dal medesimo editing, Nomade Psichico, a cura di Marco Boni e Chiara Visentini (Milano-Mantova), noto nell'underground anarchico culturale italiano (Corsera, L'Unità, Repubblica, persino Famiglia Cristiana... nella significativa rassegna stampa), Opere Futuriste Complete del futurista “storico” ferrarese Roberto Guerra, raccoglie l'intera produzione poetica dal 1983 al 2000, ristampata integralmente quest'anno, con un bonus inedito (ma sempre del 2000), 2017 Clonare Majakowslij. Bonus, non casuale, per sottolineare, rispetto a certa tutt'oggi querelle mai risolta sui futuristi, la rotta progressista, di “sinistra” di Guerra, del neofuturismo dell'autore. Di seguito, una recensione atipica, mix a più voci, di alcuni scrittori contemporanei sul volume, certamente, rara se non unica testimonianza della poesia futurista postmarinetti, del secondo novecento. A questo link www.nomadepsichico.it voce menu autori anche il pdf gratuito del volume.

1- Riccardo Roversi (Ferrara). Roberto Guerra è probabilmente il più grande poeta futurista (o più esattamente post-futurista) italiano da 30 anni a questa parte. Fin dal primo libro: Fiori della scienza (1983), confermato dai successivi: Futuropa ('84), Yooroppa ('84), Commodore 64 ('85), L'Ariosto sulla luna ('88) Le Muse impudenti ('97, coautore), gli inediti: Futurguerra 2017 clonare Majakowskij e Futurguerra remix, entrambi del 2000. L'intero corpus è ora riunito in Opere Futuriste Complete 1983-2000 (ed. Nomade Psichico). E' il minimo per un artista (ferrarese) di rara caratura. E se è vero che il primo verso del volume è un stringa di “linguaggio binario”, è altrettanto vero che si conclude con “benvenuto supercomputer dei cieli”.

2. Antonio Saccoccio (Latina). Guerra è uno di quei futuristi che può essere un poeta e al tempo stesso un anti-poeta. I suoi testi sono concepiti in preda all'ubriacante ispirazione della modernità tecnologica. Intelligenza artificiale, robot, computer, cibernetica: questi i paradisi di Guerra Congiungendo i futuristi del XX secolo e quelli del XXI secolo, ha avuto, ha e avrà sempre un compito storico certamente difficile. Mettere in comunicazione Le Figaro con Facebook: ve lo immaginate? Eppure Guerra è ogni giorno in guerra per questo unico obiettivo: il Futurismo, l'avanguardia.

3. Stefano Balice (Torino). La poetica di R. Guerra è figlia del suo tempo, parri/matricida, senza alcun sguardo nostalgico (come invece si aspetterebbero gli avvoltoi sempre pronti ad archiviare nel dimenticatoio ogni esempio di poesia futurista e neofuturista). Le immagini si stagliano oltre il confine della nostra epoca, superando vincoli biologici e mentali, andando a celebrare una neo.umanità fiorita dalle macerie dei nostri errori.

4. Maurizio Ganzaroli (Ferrara). Completo lavoro sulle opere futuriste da parte di Roberto Guerra, futurista Ferrarese ormai riconosciuto da tempo, che si muove da diversi anni in bilico tra il futurismo e il dinamismo sempre graffiante della sua scrittura che lascia il segno.

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