Papa Ratzinger esalta Papa Woityla Beato

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A San Pietro l'omelia di Ratzinger
«Era un gigante che ha orientato
la politica e la cultura al Signore»

ANDREA TORNIELLI

CITTA' DEL VATICANO
«Il giorno atteso è arrivato, è arrivato presto, perché così è piaciuto al Signore: Giovanni Paolo II è beato!». È commosso Benedetto XVI mentre ricorda, tra gli applausi della folla stipata fino all’inverosimile in piazza San Pietro e nei dintorni, il predecessore che oggi, ad appena sei anni dalla morte, sta elevando agli altari.

Lui, da decano del collegio cardinalizio, ne aveva celebrato i funerali. «Già in quel giorno – dice – noi sentivamo aleggiare il profumo della sua santità, e il popolo di Dio ha manifestato in molti modi la sua venerazione per lui. Per questo ho voluto che, nel doveroso rispetto della normativa della Chiesa, la sua causa di beatificazione potesse procedere con discreta celerità».

«La beatitudine eterna di Giovanni Paolo II – ha aggiunto Papa Ratzinger – che oggi la Chiesa ha la gioia di proclamare, sta tutta dentro queste parole di Cristo: "Beato sei tu, Simone" e "Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!". La beatitudine della fede, che anche Giovanni Paolo II ha ricevuto in dono da Dio Padre, per l’edificazione della Chiesa di Cristo».

Benedetto XVI ha ricordato che Wojtyla ha sottolineato «con forza» durante i quasi 27 anni di pontificato «la vocazione universale alla misura alta della vita cristiana, alla santità, come afferma la Costituzione conciliare Lumen gentium sulla Chiesa». Quindi ha citato le parole che nel testamento Giovanni Paolo II ha dedicato al Concilio: «Desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l’intera Chiesa – e soprattutto con l’intero episcopato – mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all’evento conciliare dal primo all’ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l’eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato».

E qual è questa "causa", si è chiesto Ratzinger? È la stessa che Giovanni Paolo II «ha enunciato nella sua prima messa solenne in Piazza San Pietro, con le memorabili parole: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!". Quello che il neo-eletto Papa chiedeva a tutti, egli stesso lo ha fatto per primo: ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante – forza che gli veniva da Dio – una tendenza che poteva sembrare irreversibile».

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