Il Sindaco Matteo Renzi Enews 319, venerdì 6 maggio 2011




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Subject: Enews 319, venerdì 6 maggio 2011
Date: Fri, 6 May 2011 17:13:19 +0200



Enews 319, venerdì 6 maggio 2011

Newsletter quindicinale del sindaco di Firenze. Un modo per restare in contatto, per fare il punto della situazione insieme e per evitare di parlarsi solo con le interviste o in campagna elettorale. Chi gradisce può segnalare altri amici. Chi non gradisce può cortesemente farcelo notare: enews@matteorenzi.it

1. Il Presidente Napolitano e la sinistra
Ricordando Antonio Giolitti, il Presidente della Repubblica ha ripreso un suo spunto molto attuale, sostenendo che la sinistra può vincere solo se rappresenta un'alternativa credibile, autorevole, praticabile. Altrimenti rimane opposizione.
A mio giudizio Giorgio Napolitano afferma una verità sacrosanta. Ma il vero problema è che spesso quando il Presidente della Repubblica parla, tutti gli danno ragione e poi ognuno continua a fare quello che gli pare. Io penso che il centrosinistra tornerà a vincere quando smetterà di parlar male degli altri e inizierà a parlar bene del Paese che vogliamo costruire. Di occasioni per attaccare gli avversari ne abbiamo tre al giorno. L'ultima, la più ghiotta, è stata la scelta di nuovi nove sottosegretari. Ma come! Non dovevano essere il Governo che riduce i costi della politica, che non cede ai ricatti dei partitini, che dà una dimostrazione di efficienza e qualità? E questo come si concilia con il fatto che su 9 nuovi sottosegretari – di cui, come noto, nessuno avvertiva la struggente esigenza – ben otto sono professionisti del cambio di casacca (
Questo articolo de La Stampa
 spiega tutto, leggetelo se pensate di riuscire a non rovinarvi la giornata)?  Noi non possiamo gridare allo scandalo, visto che tanto lo facciamo ogni giorno e alla fine è come quando si grida “Al lupo, al lupo”. Però potremmo impegnarci concretamente a presentare in Parlamento la proposta per dimezzare il numero dei parlamentari. Rinnovo l'invito al Segretario Bersani; batta un colpo su questo tema. Immediatamente sarebbe evidente la distanza tra chi moltiplica le sedie e chi prova a combattere l'antipolitica. Proposte alternative e concrete. Solo così torneremo a incrociare l'umore e l'anima degli italiani.

2. I carabinieri, il rave party e una questione educativa
Una delle notizie che più mi ha colpito in questi quindici giorni è stata l'incredibile, assurda, aggressione a due carabinieri in Toscana. Quattro ragazzi di cui solo uno maggiorenne, fermati per un normale controllo stradale, hanno scatenato una furia  impressionante, mettendo a repentaglio la vita di un militare e ferendo gravemente anche l'altro. Politici, sociologi e giornali ne hanno parlato per 48 ore. Poi silenzio.
Penso che non dovremmo far calare il sipario su questo episodio: è troppo ignobile per far finta che si sia trattato di una parentesi. E non credo nemmeno che il problema possa essere scaricato sulle feste e sui rave party; sicuramente tutte le Istituzioni devono intensificare i controlli, migliorare la prevenzione e fare di più contro l'uso di stupefacenti. Ma l'aggressione ai due carabinieri dimostra una volta di più che il nostro tempo vive una gigantesca questione educativa che non può essere sottaciuta. L'idea che per un niente possa scatenarsi una furia omicida dovrebbe farci riflettere di più: forse anche noi, professionisti della ricerca del voto elettorale, dovremmo provare a occuparci un po' di più del senso di vuoto esistenziale che colpisce una parte dei nostri ragazzi. Senza slogan, senza frasi fatte, senza retorica: ma con la convinzione che stiamo parlando di un macigno nella vita di troppe famiglie. Ne parlavo l'altro giorno con un commerciante fiorentino che ha deciso di operare personalmente un bel gesto di solidarietà: colpito come tanti da questo agguato folle ha donato trentamila euro alle famiglie dei due carabinieri. I commercianti di Firenze sono anche questo...

3. La fiaba, il tempo, il nostro futuro
In una settimana abbiamo assistito a tre eventi che hanno attirato l'attenzione del mondo intero. Il buono è diventato santo, il cattivo è stato catturato e ucciso, i principi hanno coronato il sogno d'amore e vivranno – si spera – felici e contenti. Manca solo il lupo cattivo e poi siamo a posto. Mi riferisco ovviamente alla beatificazione di Giovanni Paolo II, all'uccisione di Bin Laden, al matrimonio tra William e Kate. Al di là dei giudizi di merito sui singoli temi, ovviamente ben diversi tra loro, mi sono sorpreso a pensare che questi tre eventi siano il simbolo di un cambiamento profondo: una generazione di simboli lascia il posto a nuove icone. Il tempo scorre inesorabile. E noi italiani siamo tra i pochi che sembrano (sono?) fermi, immobili, mentre intorno a noi tutto o quasi cambia. Sembriamo come in un fermo immagine mentre fuori si gira un film a doppia velocità.

Questioni fiorentine
a - Cittadini, non consumatori.
Maggio è per definizione il mese della cultura a Firenze. In primis, per il Festival del Maggio Musicale Fiorentino, certo. E per tante altre iniziative, dalle Murate, a Fabbrica Europa, agli appuntamenti che devono ancora svolgersi, tra i quali segnalo la lettura corale di Dante in Piazza Santa Croce il 21 maggio. Abbiamo aperto questo mese con la seconda Notte Bianca di Firenze (qui si possono vedere delle foto , qui un video  su Piazza Santo Spirito, qui il concerto a pedali, qui un pezzo del concerto sotto gli Uffizi) che grazie alla direzione artistica di Valentina Gensini ha accompagnato più di 130 mila persone a curiosare nella notte di Firenze: musei, chiese e sinagoga aperti, installazioni ed eventi in tanti scorci della città, famiglie impegnate nei laboratori con i bambini fin dal pomeriggio. La notte bianca, aperta da una lezione di Maurizio Ferraris intitolata “Anima e iPad” non è il caos organizzato ma una provocazione al cuore della città. L’occasione per riflettere su come immaginiamo la nostra appartenenza. E un impegno per essere ogni giorno di più cittadini anziché semplicemente utenti.

b - Pedoni, non sirene
Il centro storico di Firenze si percorre in venti minuti a piedi da una parte all’altra. Venti minuti camminando in uno dei luoghi più mozzafiato del mondo. Noi fiorentini siamo comodi. Abbiamo l’abitudine di prendere la macchina anche per andare al gabinetto. Così non va. Ho scelto di dedicare il 2011 alle battaglie fiorentine più difficili: cambiare le regole non è difficile, cambiare un’abitudine è impresa titanica . Per questo stiamo modificando molte cose, tutte insieme, altrimenti non ha senso. I permessi per gli ingressi, lo scarico merci, la gestione dei rifiuti nell’area del castrum cittadino. Continueremo con le pedonalizzazioni di due aree importanti: Piazza Pitti e Via Tornabuoni. Abbiamo studiato un piano che ci piace molto sia per il trasporto pubblico che per gli invalidi, gli invalidi veri (i furbi, se possiamo, li castighiamo senza pietà). Daremo facilitazioni particolari per i residenti e abbiamo lanciato un piano parcheggi per oltre duemila posti auto al servizio di chi vive nel cuore della città. Ma andremo avanti, nonostante le critiche e le polemiche, nel liberarci dall’idea che in un fazzoletto così prestigioso e bello ci si possa permettere il lusso dell’auto sempre e ovunque. Ovviamente in via Tornabuoni torneranno le pietre, con tutto quello che significa in termini di bellezza della strada. A noi toccherà il compito di farla vivere, con iniziative ed eventi. E per riportarci i fiorentini, non solo i turisti. I fiorentini che non sono sirene: hanno le gambe, possono camminare dieci minuti a piedi. Ci sta che alla fine faccia bene anche al cuore, non solo agli occhi.

c - Amministratori, non sindacalisti
La vicenda del I Maggio ha creato molte polemiche.  Ho già scritto quello che penso, chi vuole lo trova nell’ultima enews.
Quando dico che occorre dimezzare i parlamentari non attacco il Parlamento. Per cui non capisco perchè quando dico che oggi sono troppi i cittadini che hanno permessi sindacali i sindacati dovrebbero sentirsi offesi.
Non ho molto da aggiungere, se non che sono rimasto colpito dalla coincidenza tra la polemica nazionale e l’inizio di una fase di scioperi anche a livello fiorentino. L’ho spiegato in questa nota, che riportando le cifre vale più di mille discorsi:

I) Ataf. Sono diventato sindaco a fine giugno 2009. Ataf aveva 1430 dipendenti, 13 società partecipate, 450mila euro di compensi per gli amministratori, 12 milioni di euro di perdite e il 25% di evasione tariffaria (gente che non paga i biglietti). Oggi – dopo venti mesi – i dipendenti sono 1320, le società partecipate 8 (ancora troppe!), i compensi degli amministratori quasi dimezzati (260mila euro), il pareggio è stato portato in bilancio per la prima volta dopo decenni, l’evasione tariffaria è scesa al 7%.
Ok, siamo colpevoli, lo sappiamo: non abbiamo assunto cubiste e parenti di sindacalisti, come accaduto altrove. Però continuiamo a non capire perché fanno sciopero.
E se è vero che il Governo taglia e la Regione pure al trasporto pubblico locale (Firenze è la più penalizzata in Toscana: Ataf ha meno 12% di contributo rispetto allo scorso anno), il Comune di Firenze è l’unica istituzione che aumenta i denari per il TPL: due milioni di euro in più appena stanziati per evitare il taglio delle linee forti e notturne.
II) Il Maggio Musicale Fiorentino non va? Certo. Molte cose delle fondazioni lirico e sinfoniche vanno cambiate, lo sappiamo. Lo faremo. Ma perché prendersela con il nuovo management? Forse perché qualcuno ha perso i privilegi del passato? Esempio. Paragoniamo gli incassi delle due Prime. La Prima 2010 incassa 57.000 euro. La Prima 2011 taglia gli omaggi e incassa 204.000 euro. Pagano tutti, a partire dal Sindaco. Questa dirigenza in una sola serata recupera quasi 150.000 euro. Peccato che lo sciopero proclamato dalla CGIL costringerà la Fondazione a un danno economico perché casualmente organizzato in modo tale da far scattare lo straordinario…
III) La Pergola. Il Governo ha chiuso l’ETI. Per evitare che chiudesse anche il Teatro della Pergola, ci siamo fatti avanti. Abbiamo preso la responsabilità del Teatro, insieme all’Ente Cassa di Risparmio, e abbiamo già stanziato i primi 800.000 euro per l’anno 2011. Perché il Comune crede nella cultura e quindi non taglia. E allora perché improvvisamente tutti scioperano contro l’Amministrazione Comunale?

Io non voglio fare polemica, né ho capacità per dire come si deve fare sindacato. Però mi pagano per amministrare la mia città e non ho nessuna intenzione di tirarmi indietro. Se qualcuno vuole confrontarsi è il benvenuto, se qualcuno immagina di governare al posto nostro ha sbagliato indirizzo. Da queste parti governano gli amministratori, non i sindacati

I prossimi appuntamenti

  • Parte oggi il Festival dell'Europa. Da qui al dieci maggio, Firenze diventa la capitale dell'Unione, ospitando membri della Commissione, a partire dal Presidente Barroso, esponenti del Parlamento Europeo, a partire dal Presidente Buzek, capi di stato e di governo, ministri degli esteri. Si tratta di una iniziativa voluta dall'Istituto Universitario Europeo guidato da Josep Borrell e diretto da Marco del Panta, insieme al Comune. Sono molto felice per questa iniziativa. Di Europa si parla pocoe si parla male. Avere sul territorio un'istituzione accademica prestigiosa e non valorizzarla a dovere mi sembra un contro senso. Firenze è una città dell'Europa e ha il dovere di stare dentro la grande discussione sullo stato dell'Unione da protagonista. Ci proveremo in questi giorni. Il sito di riferimento è www.festivaldeuropa.eu
  • Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha accolto il nostro invito e sarà a Firenze per due giorni e due notti. Questo il programma. Mercoledì 11 maggio in Santa Croce per un convegno su Bettino Ricasoli. Giovedì 12 in Palazzo Vecchio per rispondere alle domande degli studenti universitari coordinati da Franca Alacevich e poi a visitare alcune istituzioni culturali: l'Accademia dei Georgofili, l'Istituto Geografico Militare, il Museo della Scienza. Quindi un pranzo tricolore in Prefettura e la partecipazione all'Aida del Maggio Musicale Fiorentino. La presenza di Napolitano è un grande regalo per la città: spero che i fiorentini accolgano il Presidente con tanti tricolori alle finestre e soprattutto con la voglia di credere in un Paese unito.

Rimando al sito www.matteorenzi.it per gli aggiornamenti e gli approfondimenti. Ci sono tutte le notizie amministrative, tante: nel quartiere 5 non troverete più 2650 buche che  sono state ricoperte in meno di due mesi, abbiamo celebrato il 25 aprile,  aperto una nuova biblioteca nel giardino del Pellegrino e presentato il libro di Stefano Borgonovo "Attaccante nato". Abbiamo, tra l'altro, interrato i cassonetti in Piazza Unità. Un passo in avanti contro il degrado: il cassonetto scompare e occupa lo spazio di tre vecchi cassonetti. Meno sudicio a giro, meno camion a fare la raccolta, più qualità .
Trovate tra l'altro un video di Jovanotti durante il concerto di Firenze che mi ha fatto molto piacere (si può vedere cliccando qui) e un articolo scritto per l'Ambasciata Teatrale. Complici i tanti impegni amministrativi ho decisamente rallentato le presentazioni di Fuori! , anche se sono molto contento del fatto che i contenuti del libro continuano a far discutere. Tutta la bagarre sui sindacati è nata proprio dalla lettura di un capitoletto di Fuori!, in cui propongo di superare i vecchi tabù della sinistra. Ho comunque partecipato a eventi e iniziative a Montebelluna, Rovigo, Cosenza e Catanzaro, riscontrando una volta di più che c'è tanta fame di impegno politico. È un messaggio di speranza che non possiamo ignorare.

Un sorriso, alla prossima
Matteo Renzi

Pensierino della sera: Per il premio frase dell'anno candido Maurizio Gasparri. Il giorno dopo la vittoria di Barack Obama, questo statista contemporaneo pronunciò la seguente frase "su Obama gravano molti interrogativi, con Obama alla Casa Bianca al Quaeda forse è più contenta".