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Matisse e i Pesci Rossi ferraresi: la mostra buon audience, ma non fa il boom



La mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore” si è rivelata essere un successo su tutti i fronti: sia dal punto di vista del pubblico che ha risposto molto positivamente all’esposizione allestita a palazzo dei Diamanti dal 22 febbraio al 15 giugno, che della stampa nazionale ed internazionale che ha prestato grande attenzione ed ampio consenso. In 115 giorni di apertura la mostra organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara ha registrato 125.644 visitatori, con una media giornaliera di 1093 biglietti staccati. A dir la verità, durante il lancio dell’iniziativa, gli organizzatori avevano auspicato 150mila presenze: un traguardo quasi raggiunto e che ha permesso di esprimere grande soddisfazioni per la riuscita del progetto.
Fa pensare che la città che abbia dato più visitatori alla mostra con il 18,23% sia stata Bologna, seguita subito dopo da Ferrara e provincia con il 12,26%, a distanza Padova (5,74%), Modena (5,68%), Ravenna (4,25%), Milano (3%), Venezia (2,96%), Treviso (2,83%), Forlì Cesena (2,60%) e Rovigo (2,47%). Un andamento delle città prime in classifica confermato dalla provenienza regionale del pubblico: il 48,05% è venuto dall’Emilia Romagna, seguito dal Veneto con il 18,99%, Lombardia (7,92%), Friuli Venezia Giulia (5,34%), Toscana (4,83%), il 14,87% dalle altre regioni. Tra gli altri dati ricavati dalle interviste al pubblico, è emerso che il 75,01% è venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra e che poco più della metà ha visitato anche gli altri musei ferraresi (52, 57%), inoltre il 73,47% ha dichiarato di aver già visitato almeno una mostra a palazzo dei Diamanti, mentre il 24,53% è venuto per la prima volta. In ogni caso la mostra ha ottenuto un vero e proprio plebiscito: il giudizio è stato positivo per il 98,26%, negativo per 0,58%, non ha risposto l’1,16%.
Un discorso a parte merita il rapporto tra la mostra e il turismo. La maggior parte delle persone intervistate hanno dichiarato di essere venuti a visitare la mostra e di ripartire in giornata (64,66%), ma un buon numero avrebbe pernottato in città o in provincia (19,62%): chi una notte (54,74%), chi due notti (30,88%), chi addirittura più di due notti (15,76%). A tal proposito non poteva non lasciare una dichiarazione il nuovo assessore comunale al Commercio Roberto Serra: “La prima cosa che ho notato in giunta è stata la stretta collaborazione tra turismo e commercio, ma bisogna sempre migliorare e per questo c’è attesa rispetto alle associazioni di categoria per proporre nuove idee”.
Buono anche il bilancio complessivo delle numerose iniziative didattiche e culturali organizzate da Fondazione Ferrara Arte in forte collaborazione con diverse istituzioni e associazioni del territorio come eventi ‘collaterali’ della mostra. In generale le proposte (dai numerosi laboratori all’app dedicata, dalla presentazione del libro di Eva Montanari alle conferenze alla sala Estense) hanno registrato 3.862 presenze. Di grande rilevanza e interesse anche i concerti jazz organizzati dal Gruppo dei 10 all’interno del cortile di palazzo dei Diamanti che, come ricorda il membro Davide Frisoli, “in entrambe le occasioni hanno registrato il tutto esaurito con più di 500 presenze per i Blue Naif e oltre 300 presenze per Icarus Quartet”.
Ma non si può fare un bilancio generale senza contare l’andamento economico della mostra: il costo è stato di 1.810.441,89 euro, mentre le entrate nette 1.662.634,89 euro, le sponsorizzazioni di 199.300 euro e il contributo regionale di 65.000. “La qualità del lavoro e della ricerca sono vincenti anche senza avere grandi risorse economiche” commenta il sindaco Tiziano Tagliani che, oltre a congratularsi per il radicamento della Fondazione Ferrara Arte nel territorio, coglie l’occasione per lanciare una piccola critica: “Le sponsorizzazioni non sono abbastanza, occorrerebbe aggiungere un altro 0 per fare ‘shopping internazionale’”. Complimenti arrivano anche da parte della Provincia: “Il risultato conferma il pronostico – dichiara la presidente Marcella Zappaterra – e viene premiata la qualità e la ricerca della Fondazione, che non abbassa il livello a favore della commercializzazione ma ha sempre mantenuto l’eccellenza delle proposte”.
In effetti le oltre cento opere esposte sono state selezionate una ad una e provenienti da tutto il mondo per presentare l’intero percorso artistico di un maestro della storia dell’arte come Matisse partendo da un’angolazione particolare che mettesse a nudo il nucleo portando della sua ricerca, fondata sulla figura. “La mostra non voleva essere solo una grande esposizione di richiamo ma anche un percorso che offrisse conoscenza proponendo delle prospettive molto ravvicinate sui segreti del genio di Matisse” conferma la direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli che esprime a sua volta soddisfazione per la riuscita della mostra, delle iniziative collaterali e della rete di collaborazioni creata con le associazioni del territorio.
rosa di fuocoIl calendario degli eventi proseguirà in modo serrato. “Per confermare il lavoro di qualità svolto fin qui, la città d’arte e di cultura ospiterà tre mostre e un museo da qui al 2016” anticipa l’assessore alla Cultura Massimo Maisto. Da febbraio del prossimo anno, infatti, il Castello Estense potrebbe essersi già trasformato in un museo ospitando una buona parte dei quadri di Boldini, De Pisis e dell’Ottocento che sono stati trasferiti da palazzo Massari fortemente colpito dal terremoto del maggio 2012. Palazzo dei Diamanti, invece, ospiterà dal 19 aprile al 19 luglio 2015 la mostra “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì”, dal 15 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 la pittura metafisica di Giorgio de Chirico, dal 29 settembre al 6 gennaio 2016 la mostra dal titolo provvisorio “Orlando Furioso e i 500 anni”.
Meno precise, invece, le date di inizio lavori che interesseranno il palazzo dei Diamanti. “È necessario potenziare l’impianto di climatizzazione e rifare l’impianto di illuminazione – spiega Pacelli – ma i tempi sono stringenti perché dovremmo riuscire a finire in tempo per la mostra della prossima primavera. Per quanto riguarda i lavori di adeguamento post sisma – conclude la direttrice – siamo legati alla tempistica regionale, ma entro luglio presenteremo la domanda in Regione”.
 

30 Commenti in: “Tutti i numeri di Matisse”


  • Arch. Lanfranco Viola ha scritto il 20 giugno 2014 alle 15:33 Come sempre su queste Mostre alla fine si leva il “peana” dei commenti acritici. poiché sembra che in questa città tutti abbiano rinunciato a ragionare, ci provo io.Loro dichiarano che i visitatori alla mostra sono arrivati da BO-FE-PD-MO-RA-FC per un totale del 51,23%.
    e che di essi il 75,01% “appositamente per visitare la Mostra”. Vorrei sapere sapere per quale altro motivo, altrimenti, dovrebbero esservi entrati: perché passavano di lì? E che il 64,66 % sarebbero ripartiti in giornata,quindi non diventando Turisti,” ma un buon numero, avrebbe pernottato in città o in provicia il 19,62 % cioè quasi il doppio percentualmente di quelli che hanno PERNOTTATO a Bologna per la Mostra della “Ragazza con l’orecchino.” nonostante ciò 64,66%+19,62% =84,28 % per cui dove è finito il restante 15,72 % dei visitatori ? di cui non si ha notizia?
    Vi rendete conto che anche il 19,62 % di 125.644 è uguale a 24.626 Turisti che hanno PERNOTTATO: 115 gg= 214 Pernott. cioè l’equivalente di 107 cam.

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