La manifestazione annunciata dalle Sentinelle in Piedi,
il gruppo di attivisti che dal 2013 manifesta contro il disegno di
legge contro l’omofobia e che oggi si ritroverà sul Listone di Ferrara
alle 18, provoca la reazione indignata della sinistra estense ma anche
il sostegno del Ncd.
La posizione di Sel.
“Oggi le Sentinelle manifesteranno stando in piedi, ferme, immobili,
come ferme e immobili sono le loro idee, contro ogni avanzamento
culturale e sociale nella direzione dei diritti civili – scrive Sel in
una nota in cui esprime solidarietà a tutte le associazioni Lgbtq -. In
un periodo in cui si moltiplicano le aggressioni omofobiche e in cui
assistiamo inermi ai suicidi di giovani gay, le Sentinelle in Piedi
utilizzano a pretesto la libertà d’espressione per cercare di sottrarre
terreno ai diritti che il movimento omosessuale e transessuale sta
faticosamente tentando di conquistare negli ultimi anni”.
Sulla manifestazione interviene anche il consigliere comunale eletto come indipendente con Sel, Leonardo Fiorentini
che ringrazia il sindaco Tiziano Tagliani e la sua giunta “per aver
voluto ribadire la scelta di questa città di contrastare con forza
l’omofobia. La decisione di esporre lo striscione contro l’omofobia e la
transfobia in occasione della ‘manifestazione’ delle Sentinelle in
Piedi è una scelta non scontata e che per questo va ancor più
apprezzata. Chi manifesta per il non riconoscimento dei diritti altrui –
prosegue Fiorentini – si qualifica da solo. Chi poi lo fa invocando la
libertà di pensiero svela l’ipocrisia della destra cattolica di fronte
ad una società che, per fortuna, ha la forza di cambiare. Ipocrisia
ancor maggiore quando si evoca la Costituzione perchè “tutela la
famiglia come società naturale” (non la “famiglia naturale”). L’art. 29
della nostra carta pone semplicemente i limiti all’ingerenza dello stato
sul vincolo di affetto, questo sì naturale, fra i coniugi (di qualsiasi
sesso, oso sottolineare) e i figli. In particolare, per un nostro padre
costituente – ricorda Fiorentini, citando Aldo Moro – “naturale”
significa “razionale”, anche perchè la famiglia viene ridefinita secondo
lo sviluppo storico della società”.
Le dure critiche de L’Altra Europa per Tsipras.
Sulla stessa, dura, linea anche il comitato ferrarese de L’Altra Europa
con Tsipras: “Le sentinelle – afferma il comitato – si troveranno a
manifestare non per tutelare la famiglia eterosessuale (che nessuno sta
attaccando), ma per chiedere che chi discrimina sulla base
dell’orientamento sessuale non sia punibile. Insomma, per queste
sentinelle della (presunta) famiglia naturale è giusto non condannare
chi discrimina o fomenta violenza verso lesbiche, gay e trans. Purtroppo
dietro alla formale difesa della libertà di espressione si vogliono
legittimare gli interventi discriminatori, omofobi, fonti e
giustificativi di violenza. Dire che solo una tipologia di famiglia va
riconosciuta legalmente, ignorando che nella realtà esistono molteplici
forme ben più variegate del ‘babbo-mamma-bimbi’ – prosegue il comunicato
– significa negare l’esistente, significa far perdere allo Stato
l’occasione di tutelare una parte sempre più consistente delle donne e
degli uomini che vivono in Italia. Significa ignorare quanto sta
succedendo in tutto il mondo a cominciare dall’Europa. Ma significa
soprattutto dichiarare guerra all’estensione dei diritti a chi oggi non
ne ha”. I sostenitori estesi della lista Tsipras attaccano direttamente
le Sentinelle accusandole di dare “un’immagine di sé come di
perseguitati” quando al momento “nel vuoto legislativo italiano, la loro
posizione è quella vincente” e propongono un altro tipo di sentinelle
che “anche comodamente sedute, si impegnino per l’estensione di diritti
essenziali, indipendentemente dall’orientamento sessuale, affinché
vengano tutelate le vite di uomini e donne singoli o in coppia, così
come quelle dei bambini”.
L’invito al dialogo dei Giovani Democratici.
Netta la posizione anche dei Giovani Democratici che affermano che mai
si sarebbero immaginati “di trovarci di fronte a persone che manifestano
per preservare la libertà di discriminare altre persone, per conservare
la possibilità di ritenersi ‘più normali’ e ‘più giusti’ di altri”.
Contrapposizione che si trasforma in invito al dialogo: “Di fronte alla
loro scelta di stare in piedi in silenzio, noi rispondiamo invitandoli
ad un confronto a viso aperto: ci sono alcune questioni che non possono
certo trovare tutti unanimi, e proprio per questo è necessario
dialogare, informarsi e capire. Ricordiamo che una legge contro
l’omofobia non consentirà, purtroppo, il matrimonio omosessuale, ma
renderà finalmente reato discriminare una persone in merito al suo
orientamento sessuale. Una legge di questo tipo dovrebbe essere
richiesta a gran voce da qualunque forza politica democratica, perché
sulle discriminazioni non si scherza”. I Giovani Democratici ricordano
che “la legge contro l’omofobia non consentirà, purtroppo, il matrimonio
omosessuale, ma renderà finalmente reato discriminare una persone in
merito al suo orientamento sessuale” e si dichiarano consapevoli “che
Ferrara, grazie al costante impegno di tante associazioni, non starà
zitta davanti a questa situazione”, ribadendo la contrarietà “a
consentire a qualcuno di ritenersi più legittimato di altri a formarsi
una famiglia e a vivere felice nella comunità. Perché per noi, da
sempre, la famiglia è dove sta bene il cuore”.
Ncd e Udc sostengono le Sentinelle e accusano i firmatari del protocollo Pico.
Di segno opposto la lettura di Francesco Fersini, candidato sindaco e
portavoce di Ncd, Udc e Insieme in Comune, che critica la posizione
espressa dal Comune e i firmatari del protocollo Pico (oltre al Comune,
la Provincia e l’Università di Ferrara): “Le posizioni e le valutazioni
che erano state espresse fin ad ora dai movimenti Lgbt ora sono
sottoscritte dalle Istituzioni della nostra città senza nessuna
temperanza nei toni e nei contenuti. È difficile – afferma Fersini – che
queste possano rappresentare il pensiero ‘unico’, condiviso, e comunque
tale pensiero non può essere imposto a livello istituzionale, se non
diventando esercizio di discriminazione esso stesso. La violenza verso
chi la pensa diversamente viene espressa con valutazioni assolutamente
arbitrarie e gratuite, difficile da accettare da un avversario politico,
inaccettabili da un’Istituzione cittadina quale il Comune”. Fersini
invita poi i responsabili istituzionali a “correggere contenuti e toni” e
a scusarsi con chi decide di scendere in piazza “attraverso un’ora di
silenzio”. Un ammonimento arriva infine all’amministrazione comunale:
“Ricordino il Sindaco e i suoi assessori – afferma Fersini – che imporre
il ‘pensiero unico’ in ordine a morale ed etica è tipico
dell’impostazione totalitaria che l’Italia e l’Europa hanno ben
conosciuto sotto fascismo, nazismo e comunismo. Per la nuova giunta, non
è un bell’inizio”.
Le Sentinelle contro Comune e Provincia. Le
stesse Sentinelle rispondono, infine, alla posizione contraria assunta
dall’amministrazione comunale: “Con sconcerto leggiamo che le Sentinelle
in Piedi sarebbero portatrici di un ‘messaggio omofobico’, ‘contro le
rivendicazioni dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali’, e
che cercherebbero ‘di legittimare e giustificare la discriminazione
contro le persone omosessuali, negando i più elementari e fondamentali
diritti umani, che devono essere garantiti nell’esistenza di qualsiasi
individuo’. Con questo testo – affermano le Sentinelle stesse – i
firmatari del Pico non fanno che confermare esattamente quello che
andiamo dicendo da mesi: se opporsi ad una legge oggi è considerata
‘omofobia’, una legittima opinione domani potrà essere sanzionata e
punita con il carcere. Non solo. Prendiamo atto che per la prima volta
un Comune e una Provincia si schierano contro una rete di liberi
cittadini che esprimono una posizione legittima, che in democrazia non
dovrebbe far paura a nessuno. Evidentemente il vero volto di questo
testo di legge si sta dunque svelando in tutta la sua portata
liberticida. Di fronte a questo – concludono le Sentinelle – non
possiamo che continuare a vegliare.
NOTA di ASINO ROSSO
"la demcrazia è il randello del popolo contro il popolo"
OSCAR WILDE