ultimo testo metrico di Paolo Melandri, una lotta contro le ovvietà di un tramonto ammazzato. Cura stilistica, forma! Magnifica sospensione a-lirica della campagna di Frascati. Omaggio velenoso alla "Sera fiesolana" di D'Annunzio. L'ora del giorno è la stessa, ma non il millennio.
Vespro a Frascati
Dai colli misuriamo la contrada del vespro
e là i brincelli di mondi nella luce fremono
i campi calpestiamo deserti ed aspri
d'ogni dove angustia un'aura e fa paura.
Forse innanzi a sfarzo accastellato innanzi al tumulo
grande a gloriose tronche colonne dovevamo
piangere meno ma che ornamento abbiamo avuto
dal tempo dei diademi del trono sulle genti.
Al congedo sappiamo il suolo fiero al fervente
di seminare o dissodare la vita lontano
l'eterno portale guarda sul chiaro
delle nubi e le pieghe di violetta
e di sangue d'un crespo aliante sul doloroso
verde della piaggia onde Frascati al monte pallida
si sommette ancora una volta silente férmati
sul poggio cogliendo il giglio d'ombra l'asfodelo.
Paolo Melandri
25 giugno 2014