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"L'armonioso fine" di Sandro Giovannini, recensione: Dancing Zarathustra 2000

*fonte originale Eccolanotiziaquotidiana Roma



Sandro Giovannini (Pesaro, 1947) Ha fondato il Centro Studi Heliopolis; storica la consegna a Borges, ospite dell’Heliopolis di Pesaro, nel 1977, del Premio Labirinto d’Argento. Nel 1979 dà vita al Movimento Poesia Tradizionale-Vertex, fino al 1991. Da metà degli anni ‘90, fino al 2009 ha curato la rivista “Letteratura-Tradizione”. Ha pubblicato: Terra di cieli, poesia 1960-1970, inedito; 


Tratti dall’ombra, poesia 1970-75, La Grafica, autoedizione; Guardie, poesia 1976, I quaderni di Heliopolis, 1980; La sabbia e le piramidi, poesia 1975-77, I quaderni di Heliopolis, 1980; Kalisuite, poesia 1977-79, I quaderni di Heliopolis, 1983; Atemporale, varia, 1985, Edizioni Casa della Poesia, 1985; Carme si-no, poesia, 1985, rivista “Parsifal”, anno III, n° 19, Gennaio-Febbraio 1986; Il piano inclinato, poesia, 1981-1995, Heliopolis Edizioni, collana Tabulae, 1995; L’armonioso fine. Critica letteraria e metapolitica, SEB, Milano, 2005; Poesie complete (1960-2006), Heliopolis Edizioni, 2007. Ha curato (e partecipato) a “AA:VV. Per una Nuova Oggettività – Libro/Manifesto, Heliopolis Edizioni, 2011, “AA.VV.  Perché Israele può avere 400 testate nucleari……” e  “Al di là della destra e della sinistra….” (entrambi La Carmelina, 2013). Collabora con la rivista di Milano, BVS (Biblioteca di Via Senato).

La cultura italiana in liquefazione baumanniana, monopolio dei nipoti psicoberlusconiani di Gramsci, oppure defunta con i giornalisti- intellettualoidi e catatoidi dal pensier bacato alla Vespa, Santoro, Travaglio, Feltri, Bignardi (sia ben chiaro e pericolosi- diversamente seriali- Travaglio e Santoro- gli altri solo innocui e almeno divertenti) o altri talk show radical nulla chic ?
Certamente questa la tendenza, ma attenzione a non far di tutta l’erba… un fascio o una falce martello arruginiti, uno scudocrociato transgender mezzaluna o 5 stelle…
Bisogna scavare, oppure intercettare per quel witz incontrollabile anche da wikileaks o da Putin o da Obama che è il Caso, il caso e la libertà: magari in editori nuovi o cosiddetti minori… ma non solo, si pensi solo a una certa Adelphi.
Oppure, dalle prime, ma a volte insiegabile certa produzione minore per testi a dir poco esplosivi o eccellenti (roba da Adelphi, da Feltrinelli…), come per questo saggio, L’Armonioso Fine, del poeta filosofo Sandro Giovannini, mica uno qualunque: noto anche a Roma Capitale per una rivista prossima alla nuova destra (ma riduttivo il timbro) europea e italiana di fine secondo novecento, uno strano postmoderno antagonista e quasi antitetico a quello ufficiale francese più noto.
Era dei Nuovi Filosofi (traduzione dal transalpino), apparentemente scaturiti dal solito ’68 mitologico, i vari dinamitardi al silenziatore (erano linguisticamente quasi incomprensibili, ma quale tacita musica contemporanea!) Derrida, Delouze, Guattari, battezzati piu a sinistra di Toni Negri, invece mine rosso fuoco, cantori a ben vedere della fine della sinistra, dell’ideologia, persino della politica come religione laica…
In Italia si sa mai compresi o persino demonizzati (Natta a Baudrillard in un convegno PCI post Berlinguer, “agghiacciante”, mentre Mitterand invece- al più noto e meno sovversivo- ma geniale-Lyotard commissionava il famoso besteller La Condizione Postomoderna).
In effetti i nuovi filosofi parlavano già del futuro, di Internet, il sociale come flussi… a moto perpetuo, una Rete dicevano immaginaria… poi arrivo’ Internet!
Parallelamente in Francia, di segno apparentemente e verosilmente opposto (ma da quei tempi, la contraddizione come principio indicibile per superare l’al di là della destra e… della sinistra), altro postmoderno non battezzato neppure da Lefebvre… meno cyber e più neoideale, atopico, immaginale, da Zarathustra emergeva con vette azzurre sorprendenti: i vari Alain de Benoist, Jean Cau, Guilluame Faye, M. Onfray stesso, persino seguaci di Lacan, come i “ tecnocompagni” ormai insofferenti agli esegeti e glossatori di Marx, Lenin…pure, alla dittatura dell’Io collettivo, sociale, del soggetto supposto rivoluzionario e alternativo, invece ennesima mera supposta per retroimprigionare se non il popolo, spesso felicemente consenziente, il libero pensiero, il libero futuro, la libera vita…. Sartron e Foacult bersagli inclusi nella nuova costellazione destrutturalista, quasi dopo il fallimento del Popolo al Potere, surrealismo dadaismo e futurismo quasi  al Potere!
Ebbene come accennato ancor meno in Italia si capirono, sia l’anti.post-moderno dei figli di Nieztsche e poi Pound…, sia una profonda indicibile sinergia almeno virtuale tra magari Alain de Benoist e Baudrillard.
Ebbene, alcuni anni fa, in Italia, per la “disgraziata Seb” (unico neo, editor troppo nostalgico, ma non cemento armato, anche aperture insospettabili.. alcune chicche…), mica un secolo, 8 anni, uscì di Sandro Giovannini,L’Armonioso Fine
Un raro testo in Italia danzante dialettico, antagonista post-de-costruttivista… l’avesse scritto Asor Rosa o Eco un besteller… In ogni caso, in un sol colpo e volo di raro shuttle pensante e senziente, uno zoom bisturi analitico-immaginale sul divenire storico culturale trans.novecento e aurorale duemila.
Scongelati come non mai, geni letterari politicamente e culturalmente scorretti: da Pound a Mishima a Cioran a Berto, naturalmente Nietszche, gli stessi Evola, Noica, eccetera eccetera… Scusate varie omissioni, ma difetto del libro un eccesso di stimoli inediti, viventi, come una scoperta non stop, un ebbro battello rimbaudiano…
In mappe territori simultaneamente intescambiabili, tra psicologia mai comportementista del cosiddetto Intellettuale, ad-destrato o sinistrato o Libero che fosse, sia, è…. con witz di cronaca intellettuale o giornalistica, quasi radiografie dove spesso la cosidetta storia si autodenuda e certa fantastoria s’eleva a realismo di cristallo.
Insomma, a memoria, lo stile di Giovannini esita clamorosamente simile a quello del Baudrillard meno criptico, più paradossale e- countdown o meno dell’umano degenerato o della storia stessa, semplicemente, felicemente solare.

R.G

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