Nota di Marco Cremonini (Neuchatel-Como): ironia finale a parte, era ora, anche se molte X permangono e non solo quelle di cui narrano i media locali. Intanto apre con poco più il 50% della disponibilità pazienti previste, X provvisoria si dice. Apre senza Metro e infrastrutture stradali e trasporti in generale appena decenti, tutto avveniristico alla rovescia. E a medio lungo termine, un ospedale costruito in 20 anni (in 20 anni si è passati dal Commodore 64 agli smartphone ed è scomparso il PCI in Italia, tanto per dare una idea) è già destinato per legge di natura e evoluzione sociale a usura anticipata.
Insomma sarà anche all'avanguardia ma come una bella donna al decimo lifting... Non ultimo, l'area errata ecologica scelta, non si sa quanto davvero ad hoc in caso di nubifragi sopra la media e simili imprevisti meteo. In ogni caso, quasi certamente, tra pochi anni, passata l'euforia ferrarese bipolare della casta poltica "rossa" che l'ha voluto fare e completare a tutti i costi (altrimenti qualcuno s'arrabbiava...) qualcuno bisbiglierà con volume sempre più forte (invero è già stato fatto da alcuni analisti... comunicato ma subito velinato!), la necessità di integrare Kona Hospital con una nuova struttura sanitaria... Ma il semiflop a medio-lungo termine (salvo... news clamorose extrasanitarie...) non va fin d'ora inputabile solo alla Casta...ex comunista ma alla Casta intera Ferrara. Tutta la storia di Cona è specchio di una comunità globale ferrarese incapace di una minima visione sistemica sul futuro, non solo per la sanità, riflesso al laser (questo si al livello della scienza europea...) di una città in caduta libera come la mela di Newton, campione in vitro della crisi generale dell'Italia e dell'Europa. Certamente anche corresponsabilii le opposizioni deboli, incapaci di andare oltre referendum virtuali o proteste storiche ormai semi-fossilizzate. Non ultimo ...anche i media stessi ferraresi e l'Intellighenzia locale incapaci essi stessi di spirito critico in 20 anni più incisivo, la magistratura stessa più timida o distratta d'Italia... E pure i liberi cittadini, piagnoni e basta, sempre sotto ipnosi nelle cabine elettorali.
Il 3 maggio a Cona, tra tante incognite
Ancora in sospeso la firma per il contratto dei servizi no-core
Il trasloco a Cona partirà il 3 maggio, secondo i criteri stabiliti già a suo tempo, a ottobre, prima del doppio flop del trasferimento. Anche con la data pressoché definitiva però serpeggiano tra gli addetti ai lavori i mugugni per quanto riguarda i contratti no-core, il pagamento o meno del parcheggio e il periodo – al momento non ancora definito – dell’interregno tra corso Giovecca e via Palmirano.
Dopo l’autorizzazione da parte della commissione sanitaria arrivata venerdì scorso, se non ci saranno ulteriori imprevisti, l’ospedale di Cona aprirà finalmente al pubblico. Ma i se e i ma sono ancora d’obbligo. Il trasloco dal Sant’Anna di Ferrara al nuovo polo fuori città dovrebbe attuarsi in un periodo compreso tra le sei e le otto settimane, questa la previsione del direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria Gabriele Rinaldi, esplicitate ieri mattina ai rappresentanti sindacali della sanità. I tempi si accorciano rispetto al calendario stimato a novembre. Sono state infatti tagliate le due “settimane tampone” programmate per fare fronte a eventuali criticità..... Continua
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