RUSSIA OVVERO LA FORZA DELLA TRADIZIONE

Nel 1946 Andrei Zhdanov affermava: "Non siamo più i Russi che eravamo prima del 1917, la nostra 'Rus' non è la stessa". Tale affermazione è indubbiamente vera. Tuttavia deve essere  intesa non solo nel senso che esprima una divergenza tra la Russia sovietica e quella zarista o pre-sovietica, ma anche, e al tempo stesso, una consapevolezza di identificazione tra di esse. "Chi siamo noi Russi e che cos'è la nostra Rus?. Cosa intendeva davvero Zhdanov con questi termini? Al pari di quanto, in un certo senso, è avvenuto in Cina (vedi le analogie e simiglianze tra la base confuciana e il marxismo storico di marca maoista, pur nelle diverse sensibilità e avverse posizioni - si ricordi il Pi Lin Pi Kong durante la Rivoluzione Culturale, cioè la lotto contro Confucio e Lin Piao), la teoria marxista e la storia russa sono stati strani compagni di viaggio. Sappiamo che il marxismo. l'idea su cui era fondato lo Stato sovietico, era all'origine una teoria occidentale. Sotto Lenin e i suoi successori, tuttavia il marxismo è stato russificato. Ed è stato trasformato da scienza della società in dogma, e questo dogma, in conformità della tradizione dello spirito russo, è stato a sua volta ritualizzato, nelle forme liturgico-religiose ereditate dall'Ortodossia, I Russi da sempre. quindi, costruiscono, consciamente o consciamente, e che importanti elementi di tale tradizione aiutano a spiegare importanti caratteri del diritto e della politica  zarista prima, sovietica dopo e post-sovietica oggi. In Russia non si parlava soltanto dello Stalinismo, ma si inneggiava ad esso, bisognava aver fede in esso, non soltanto credergli. Nonostante la denuncia del culto della personalità di Stalin da parte dei suoi successori e la concessione di sempre maggior libertà di dissenso su questioni considerate politicamente "neutrali", il discorso pubblico sovietico e russo, in genere, ha ancora carattere liturgico (si legga il mio RUSSIA OVVERO TEMPO DI SECONDA MANO, Nuova Oggettività). Spesso in Occidente ci si concentra, forse erroneamente, sulla debolezza della tradizione russa, sottovalutandone la forza. In Russia da ciò si trae energia, dal momento che il dualismo secolare e spirituale non è mai penetrato a pieno. Non sempre è facile capirlo e sicuramente ci sono molti motivi per non condividerlo, ma questo è ancora il sistema russo.
Casalino Pierluigi, 14.12.2014