La filosofia neoplatonica sempre Neo

Anna Motta (a cura di) Anonimo. Prolegomeni alla filosofia di Platone (Armando Editore, 2014, Roma)*Anna Motta (1982) collabora con la cattedra di storia della filosofia antica dell’Università di Napoli “Federico II”.



Tra i secoli V e VI d.C. nelle scuole neoplatoniche, prima di iniziare la lettura dei testi classici gli aspiranti filosofi devono acquisire gli strumenti concettuali necessari a coglierne la coerenza e l’unità dottrinale. Attraverso le fondamentali notazioni contenute in questo scritto è possibile riflettere sulle relazioni tra le scuole dell’antichità e della tarda antichità, individuando in tal modo alcuni interessanti aspetti della didattica neoplatonica la quale si articola su uno stretto tessuto di analogie tra letteratura e metafisica.





*Recensione di Roby Guerra

Da un testo  cosiddetto Anonimo  fondamentale per il Testo.. Platonico, nel corso dei secoli e delle variabili dowload a seconda delle epoche, ovviamente, nel male e nel bene,  ecco una reinvenzione contemporanea (relativa) appassionante e intrigante. 
L'autrice stessa  evoca particolare vitalità contemporanea per il grande pensiero del grande Filosofo alla base tutt'oggi, almeno come archetipo del filosofare anche del nostro tempo.
Di più  la peculiare e sorprendente empatia transferenziale, intertestuale e quasi, come accennato affinità elettiva transtemporale quasi, della a tutti gli effetti filosofa autrice  suggerisce persino  certo insospettabile wireless del filosofo con il mondo stesso contemporaneo.
Laddove proprio l'evoluzione tecnoscientifica, inclusa certa Fisica contemporanea, non ultimo la fine delle ideologie, del razionalismo cartesiano puro,  per effetto link quasi  appassisce ulteriormente la grande narrazione pre-scienza magari di Aristotele, mentre il cosiddetto iperboreo (spesso) Platone appare quasi come un ciberspazio mentale immateriale ante litteram, quindi più in sincronia, a livelli piu superficiali con l'esperienza e le narrazioni liquide attuali, più in senso verticale o meglio  danzante verticale-orizzontale, con - come accennato, l'avvento , anche nelle scienze pure , di almeno un certo Stile o Vettore sempre più immateriale, non solo probabilistico...  (Internet e la Matrice docet  come fenomenologia almeno spettacolate della comunicazione e del pensiero - o noosfera- oggi sempre piu prevalente).
Piu nello specifico, l'autrice attraversa  la storia del pensiero platonico con speciale riferoimento alla stagione successiva piu importante neoplatonica, con già un "clamoroso" ritorno di seguaci e esegeti creativi. 
Invero,  nel contemporaneo, da segnalare la quasi psicologia archetipica neoplatonica, anche di particolare audience mediatico e letterario pubblcistico dello stesso james Hillman, seguace critico e assai creativo dello stesso Jung. Certo neoplatnismo pare sempre sotterraneo nella storia delle filosofie, in certo modo un nuovo fiorire anche in certo Rinascimento magico cosiddetto italiano.
Ulteriormente, puntuale, riassumendo certa scansione storica dell'autrice a partire da Diogene Laerte allo stesso Socrate, quasi più Platone nei fatti dell'originale. ecc.  
Non utlimo evidenziato, certo ritorn negli ultimi tempi sia a livello critico che editoriale di Platone nel pensiero e nei dibattiti contemporanei, con i vari:  riferimenti pubblicistici contemporanei: nell'ultimo trentennio un forte ritorno i vari Donini, André-Jean Festugière, Leendert G. Westerink, Henri-Dominique Saffrey, Alain-Philippe Segonds , gli stessi Eric Dodds, Matthias Baltes, Werner Beierwaltes, John Dillon, Richard Sorabji, Carlos Steel, Luc Brisson, Pierre e Ilsetraut Hadot –a livello piu divulgativo Giardina.
 

Roby Guerra

INFO
http://www.armando.it/prolegomeni-alla-filosofia-di-platone