Dal travaglio drammatico di idee che sta attraversando l'Islam contemporaneo ne potrebbero scaturire tre tendenze: un indifferentismo teorico e anche pratico come reazione a forme di esasperato fanatismo, ma anche una visione laica e pluralistica basata sulla libertà di coscienza e sull'uguaglianza delle fedi di fronte ad uno stato sempre più laico; un ritorno al sacro, come appare da qualche parte, nel senso di una rivisitazione del carattere mistico (o ne-osufi) dell'Islamismo, liberato dai "monstre" delle logiche di potere e di clericalismo gratuito e diretto a recuperare la spiritualità più pura del Corano (e questa sarebbe in una rinnovata ed augurabile adesione alla missione del messaggio di riflessione originario), con benefiche ricadute sul tessuto morale dei popoli musulmani; una terza e assai pericolosa (quod Deus advertat) , intesa ad esaltare le differenze tra Occidente ed Oriente islamico, rigettando con spinte di fondamentalismo di pessima fattura, andando persino oltre le stesse attuali manifestazioni eversive di cui siamo spettatori attoniti da qualche decennio. L'Islam, intanto, aldilà del suo progredire numerico e dottrinale nel mondo, rischia dunque di avviarsi ad un'involuzione dottrinale, segnato da una spiritualità aggressiva e discutibile, se non ritrova un orientamento accettabile in senso al dibattito culturale dei nostri giorni.
Casalino Pierluigi, 15.12.2014
Casalino Pierluigi, 15.12.2014