1940. Momento cruciale nei rapporti tra Mosca e l'Asse.

L'ambasciatore italiano a Mosca, Augusto Rosso, al pari del suo collega tedesco Schulemburg, cercò di negoziare con Molotov le migliori prospettive di intese durevoli con la Russia sovietica. Schulemburg finì per abbandonare la sede, dopo la delusione da lui patita a seguito del voltafaccia hitleriano concretizzatosi con l'attacco alla Russia, il 22 giugno 1941, con l'operazione Barbarossa. la trattativa intavolata da Rosso con il Ministro degli Esteri sovietico con il colloqui del 17 giugno e del 20 giugno 1940, tuttavia fallirono. Molotov accennò persino ad una suddivisione della Turchia in una "sfera d'influenza sovietica" e in una italiana (ovvero "delle potenze dell'Asse"), dopo che Italia aveva offerto una proposta di delimitazione d'interessi nell'Europa sud-orientale. Le circostanze comunque non approdarono ad alcun esito, anche in ragione del progressivo deteriorarsi dei rapporti con Berlino, culminati nella denuncia dell'alleanza russo-tedesca dell'agosto 1939. Del resto gli obiettivi di lungo termine della politica sovietica erano quelli di mantenersi in una posizione d'attesa alla luce degli sviluppi delle vicende belliche ad Occidente, soprattutto dopo il fallimento dell'offensiva aera tedesca su Londra.
Casalino Pierluigi, 20.12.2014