DA UN ISLAM ALL'ALTRO

Si è detto delle fonti incerte e inesatte alle quali Muhammad attinse per la sua parte cristologica. Il profeta beduino, infatti, fu in genere tributario di concezioni eretiche e non ortodosse del Cristianesimo primitivo, attribuite prevalentemente ai Vangeli Apocrifi e a tendenze scissionistiche rispetto agli insegnamenti della Chiesa di Roma. Con riferimento all'Eucarestia, si è altresì detto, che nella Sura 6 si colgono accenni relativi ad una mensa che Dio farebbe scendere dal cielo, quale nutrimento di salvezza ovvero nutrimento dato dal miglior Nutritore. Elementi spirituali, come già fatto presente, riguardo alla teoria mistica della "tarvbah" o pentimento, che consta di vari stadi: consapevolezza nel peccatore del proprio stato e conseguente pentimento; abbandono del male conosciuto; risoluzione di emendarsi. Altro elemento è quello, pure coranico, del periodo meccano del desiderio di privarsi dei beni terreni considerati impaccio alla perfezione. Il Sufismo giunge, inoltre, fino alla pratica della castità, che si sa come lo stesso Muhamad la impedisse ai suoi seguaci. In genere sul rapporto tra Islam e Cristianesimo, piace ricordare le affermazioni di due musulmani del passato, quando la resilamizzazione  dell'Islam(in senso radicale) del'Islam non era ancora stata sfornata dal laboratorio in cui fu creata dietro regie occulte della politica estera internazionale. Uno di essi, il professore egiziano Taha Hussein che disse :"per conoscere meglio l'Islam, è indispensabile studiare la Bibbia e il Vangelo nella loro lingua originale; l'altro il celebre pubblicista algerino Ferhat Abbas che scrisse :"Un musulmano è altrettanto cristiano quanto un cattolico o un protestante,...ma è un cristiano con qualcosa in più: la fede nella profezia di Muhammad". Eppure questi due intellettuali non andarono oltre, né riuscirono a guadagnare posizione nella pericolosità degli eventi successivi, che a causa di inattese e subdole strumentalizzazioni stanno trascinando l'Islam in un vortice senza ritorno.
Casalino Pierluigi, 19.12.2014