Nuova Ferrara
Danzatrice e coreografa ferrarese di grande sensibilità, Alessandra Fabbri ha splendidamentei naugurato al Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado la rassegna Fuoristrada, la piattaforma - in due serate - dedicata alla proposta dei giovani coreografi e delle giovani compagnie italiane emergenti, un progetto della rete regionale Anticorpi. Lo spettacolo, dal titolo “Mangiare e bere. Letame e morte”, in scena la scorsa serata di venerdì 12 12. La produzione è di Interno 5; le coreografie sono di Alessandra Fabbri e Davide Iodice, che è autore anche di drammaturgia, spazio scenico, luci e regia; costumi di Enzo Pirozzi. Lo spettacolo racconta in scena la storia di un pappagallo femmina che, perduto il suo compagno, dimostra di patire una sofferenza molto simile a quella di un essere umano. Poi una voce fuori campo, sovrapponendosi alla musica, comincia a parlare di un altro tipo di animale, quello da palcoscenico che Iodice identifica in una foca ammaestrata. Un animale che incarnando i desideri del pubblico ha il compito di piacere e compiacere anche a costo di gesti estremi, come il nudo integrale o il lancio di oggetti. In generale, il cambio continuo di prospettiva tra donna e animale e la terzietà del rapporto con il pubblico sono gli elementi centrali di questo lavoro che, interrogandosi sul senso dell’attorialità, condensa tutti i temi cari al regista precipitandoli sul corpo e sulla voce della danzatrice. Come ha spiegato lo stesso Iodice, «È un lavoro sui bisogni essenziali, sull’istinto, sulla nostra animalità. Un lavoro sull’essere, nella sua singolarità, un poemetto fisico, in cui l’animale rivela l’umano e le sue mancanze». Alessandra Fabbri, diplomatasi in Coreografia nel 2008 a Dresda presso la Palucca Schule, e formatasi come danzatrice presso la Folkwang Hochschule di Essen e il CSD di Firenze, ha lavorato come performer per artisti quali Wim Vandekeybus, Romeo Castellucci, Davide Iodice, Giacomo Sacenti, Felix Ruckert, Mario Martone, Orazio Messina, Nicoletta Cabassi, Olimpia Scardi. -www.teatrocomunaleferrara.it
Danzatrice e coreografa ferrarese di grande sensibilità, Alessandra Fabbri ha splendidamentei naugurato al Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado la rassegna Fuoristrada, la piattaforma - in due serate - dedicata alla proposta dei giovani coreografi e delle giovani compagnie italiane emergenti, un progetto della rete regionale Anticorpi. Lo spettacolo, dal titolo “Mangiare e bere. Letame e morte”, in scena la scorsa serata di venerdì 12 12. La produzione è di Interno 5; le coreografie sono di Alessandra Fabbri e Davide Iodice, che è autore anche di drammaturgia, spazio scenico, luci e regia; costumi di Enzo Pirozzi. Lo spettacolo racconta in scena la storia di un pappagallo femmina che, perduto il suo compagno, dimostra di patire una sofferenza molto simile a quella di un essere umano. Poi una voce fuori campo, sovrapponendosi alla musica, comincia a parlare di un altro tipo di animale, quello da palcoscenico che Iodice identifica in una foca ammaestrata. Un animale che incarnando i desideri del pubblico ha il compito di piacere e compiacere anche a costo di gesti estremi, come il nudo integrale o il lancio di oggetti. In generale, il cambio continuo di prospettiva tra donna e animale e la terzietà del rapporto con il pubblico sono gli elementi centrali di questo lavoro che, interrogandosi sul senso dell’attorialità, condensa tutti i temi cari al regista precipitandoli sul corpo e sulla voce della danzatrice. Come ha spiegato lo stesso Iodice, «È un lavoro sui bisogni essenziali, sull’istinto, sulla nostra animalità. Un lavoro sull’essere, nella sua singolarità, un poemetto fisico, in cui l’animale rivela l’umano e le sue mancanze». Alessandra Fabbri, diplomatasi in Coreografia nel 2008 a Dresda presso la Palucca Schule, e formatasi come danzatrice presso la Folkwang Hochschule di Essen e il CSD di Firenze, ha lavorato come performer per artisti quali Wim Vandekeybus, Romeo Castellucci, Davide Iodice, Giacomo Sacenti, Felix Ruckert, Mario Martone, Orazio Messina, Nicoletta Cabassi, Olimpia Scardi. -www.teatrocomunaleferrara.it