Pierfranco Bruni e Gerardo Picardo alla Fiera Nazionale del Libro di Roma per il saggio su San Nicola di Longobardi – il Minimo dei Minimi –La cristianità popolare nella continuità di San Francesco di PaolaPresentato alla Fiera del Libro di Roma, presso lo stesso stand Pellegrini Editore, il libro "Il falco della Trinità. Nicola Saggio da Longobardi il Minimo che trovò Dio nei poveri di Calabria", con prefazione di mons. Salvatore Nunnari, presidente della Conferenza Episcopale Calabra.I lettori hanno incontrato lo scrittore Pierfranco Bruni e il giornalista Gerardo Picardo, autori, insieme a don Enzo Gabrieli di un libro che percorre il viaggio religioso e umano di San Nicola."Nella cristianità dei Santi calabresi, ha detto Pierfranco Bruni, l'incontro con il monachesimo ha segnato sempre un percorso contemplativo, in cui il valore della pietà ha assunto una visione, quasi penitenziale, all'interno di una geografia che ha visto confrontarsi l'Occidente con l'Oriente. San Nicola prosegue nel solco del Paolano".Si tratta di una eccezionale novità perché nel libro si racconta la storia del Beato Nicola Saggio da Longobardi, noto come "Minimo dei Minimi", che il 23 novembre scorso è stato investito da Papa Francesco dal rito di canonizzazione.L'Ordine dei Frati Minimi festeggia , in tal modo, un suo nuovo Santo in Paradiso dopo oltre 500 anni dall'epoca in cui il mondo conobbe le gesta di Francesco da Paola.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...