Bianca Spadolini Teorie pedagogiche tra modernità e postmodernità: recensione di R. Guerra

  Bianca Spadolini Teorie pedagogiche tra modernità e postmodernità
(Armando editore, 2014)

 

*Bianca Spadolini è ordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Roma Tre.

Formazione, economia e società Collana: I problemi dell'educazione
 
recensione di Roberto Guerra
 
 Nel tardo capitalismo, dopo la frattura postmoderna, conseguentemente nuove prospettive nuovi orizzonti nel sapere conoscitivo si affermano anche nell'ambito delle scienze sociali e umane cosiddette. Il processo è non è facile e tut'oggi in corso, reso inoltre più urgente dalla crisi contemporanea generale.
La stessa psicopedagogia contemporanea, oppure – come si dice – Scienze dell'educazione - segnalano, almeno tra i ricercatori, una forte e costante accelerazione d'indagini e pubblicistica editoriale, per cavalcare certa mutazione concettuale se non paradigmatica del nostro tempo.
Le certezze relative della cosiddetta modernità sono messe in discussione: certa staticità "filosofica" umanistica stretta (liberale anche socialista che fosse, figurarsi ancora religiosa, in Italia e nei paesi cattolici europei in particolare) lascia ormai il passo (al massimo rettificata) a esplorazioni e possibili pragmatiche ultradinamiche e flessibili e sempre opere aperte: nel bene e nel male, più interfacciate, se non anche a livello di "hardware", con la Tecnologia e la Parola scientifica che hanno generato una quasi seconda natura mentale, superficialmente il cosiddetto computer world attuale. Anche approcci meno radicali, quali certo ecologismo culturale derivano in ogni caso dall'incontro-sfida con le nuove tecnologie e certo boom delle neuroscienze stesse (o del Cognitivismo conoscitivo, computer science e Intelligenza Artificiale incluse)
L'autrice, nota accademica in ambito psicologico, illustra il divenire attuale di siffatte dinamiche e tira provvisoriamente le somme, colma in Italia la quasi assenza di lavori appunto sintetici sui "lavori in corso" nel campo (pur – come accennato – in un nuovo opus in fomazione ampio e in progress): sia sul piano storico che persino metapsicologico e naturalmente pragmatico, tra figure "classiche" e contemporanee: i vari Montessori, Decrolym Claparède, Ferrière, Dewey, Gentile, Makarenko, Maritain, Hessen, Piaget, Skinner, Maslow Bruner, Collins, Luhmann, anche ricombinati... criticamente.
 
 
http://www.armando.it/schedalibro/22978/Teorie-pedagogiche-tra-modernit--e-postmodernit-