Trenta pagine lette davanti ai consiglieri e aperte da una citazione di Giorgio La Pira, parlamentare democristiano e sindaco di Firenze. Lo stile è il suo: nessuna promessa, continuo richiamo a quanto di buono già c'è. Con l'illustrazione delle Linee programmatiche di mandato, il Tagliani bis ieri è entrato nel vivo. Vediamo di cos'ha parlato il sindaco.
Debito. La riduzione a marcia forzata degli ultimi anni è un capitolo chiuso. "Sarà assai difficile ottenere analoghe performance – ha detto Tagliani –: il debito anzi tenderà a mantenersi sostanzialmente stabile, compensandosi il nuovo debito necessario a finanziare gli investimenti con la corrispondente quota di debito via via estinto. In ogni caso le esigenze di investimento, 30 milioni circa nei prossimi 5 anni sia per la manutenzione straordinaria sia per i nuovi progetti quali Massari, viabilità, Idrovia e sicurezza degli edifici richiederà una rinnovata capacità di alienazione di cespiti, immobiliari e mobiliari".
Personale. Sul tema può nutrire speranze chi vorrebbe lavorare nel campo dei beni culturali e della loro valorizzazione: "l'amministrazione dovrà farsi carico di alcune lacune non più rinviabili, ad esempio nel turismo e nelle gallerie civiche di arte moderna" ha detto infatti Tagliani in consiglio.
Partecipate. Sembra in arrivo una concentrazione delle società detenute dal Comune e un tentativo di valicare i confini estensi: "affideremo agli amministratori delle società controllate un mandato quinquennale durante il quale dovranno verificare la convenienza e l'efficienza circa la creazione di una unica società in house per l'espletamento di servizi pubblici, anche mediante la fusione di Amsefc e Ferrara Tua, nonché esplorare la possibile convenienza ed efficienza di un progetto che veda Afm e Amsefc proporre i loro servizi, anche mediante alleanze e/o acquisizioni, su un mercato più ampio di quello locale".
Sport. L'obiettivo sarà quello di renderlo possibile a tutti, puntando dunque sulle palestre scolastiche: "lì dovremo necessariamente concentrare gli sforzi per reperire risorse che andranno trovate nello stesso contenitore generale, quello al cui interno si agitano le più diverse istanze, dai guard-rail, ai marciapiedi, dalle statue ai tribunali, dalla pubblica illuminazione ai grandi palazzi".
Sicurezza. Archiviata la stagione delle ordinanze anti-prostituzione ("Qui come altrove l'approccio alla sceriffo non ha dato grandi risultati" ha riconosciuto il primo cittadino), Tagliani non ha perso l'occasione di tornare, a due anni di distanza, su quella Operazione Bonifica che un paio di anni fa lo mise in frizione con l'allora questore Mauriello: "ci hanno provato anche le forze dell'ordine nell'estate del 2012, con un periodo di intensa attività di presenza in funzione preventiva e repressiva. Obiettivamente una generosa profusione di impegno e risorse ma il problema sfugge, si sposta per un po', assume le forme tutte ferraresi dello spaccio in bicicletta". La ricetta è allora "mettere a sistema, sui Baluardi come al Barco, quella esperienza fatta lo scorso anno: progressiva integrazione fra le azioni delle forze dell'ordine, cittadini che vogliono riprendersi il quartiere, investimenti della amministrazione su pubblica illuminazione e parchi, associazionismo sociale che occupa spazi sottratti all'abbandono, decentramento di funzioni amministrative in spazi che hanno anche funzione di presidio".
Lavori pubblici e commercio nella sua relazione vanno insieme. "Fare della piazza un luogo di incontro come è nella sua natura – ha annunciato –, allargare il centro storico ampliando la zona pedonale (aperta al solo passaggio dei piccoli bus della linea 2) a via Carlo Mayr e fino a piazza Verdi, che immagino pedonalizzata, rifatta e resa meta del passeggio commerciale e del riposo.
I posti auto, che sono riservati ai residenti, troveranno parziale ristoro in nuove aree di piazza Travaglio ed in parte sul medesimo sedime risagomato della Via Castelnuovo. Chissà che la Piazzetta non preluda anche alla funzionale e questa volta definitiva riapertura del Verdi".
Infrastrutture. "La prossima legislatura segnerà, auspicabilmente, da un lato il completamento di opere infrastrutturali significative come la Tangenziale Ovest e la ricostruzione del Ponte Monestirolo sul tratto Ferrara–Consandolo, ma finalmente troverà anche la pratica attuazione della riqualificazione del tratto urbano dalla biconca fino alla Darsena (progetto Idrovia) che, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato e ai fondi strutturali, potrà avviare una concreta attività di finalizzazione di questa asta viaria".
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- Commento molto apprezzato!
- M.Teresa.Pistocchi ha scritto il 9 luglio 2014 alle 0:42La punta dell'iceberg! Assuefatti alla spudoratezza di un sistema di potere che sembrava granitico, in molti (troppi!),vengono indotti a pensare che le dimissioni di un politico condannato siano quasi un gesto eroico e non semplicemente un gesto dovuto, almeno per rispetto dei cittadini. Renzi e il quartier generale PD che esprime solidarietà e vicinanaza all'ennesimo condannato, invece di vergognarsi una volta di più per lo scempio delle regole e della legalità a tutti i livelli. E infine, incredibile, tutti stupirsi di una condanna( ridicola, peraltro..) legata a finanziamenti della cooperazione rossa in Emilia Romagna????? Ancora una volta va in scena il teatro dell'assurdo.