Effetto Renzi: Errani condanna e dimissioni! E Ferrara?

*  Effetto Renzi?  Il guru da tre mandati Errani della regione PD per eccellenza e confessionale comunista (poi Katto), è stato clamorosamente condannato in secondo grado.  Come per il Mose, il vaso di Pandora del PD e dei cattomunisti salta ancora una volta...   Cassazione o meno,  ma un milione di euro spariti per il peggior clanismo familiare non è uno scherzo, il dato politico è eloquente. E Renzi l'aveva promesso...  basta vivere di rendita nell'apparato...
E Ferrara, unica città rossa sempre immune da Tangentopoli in poi?  Se persino ora nuove elezioni anticipate regionali e commissiariamento possibili,  Renzi sveglierà anche la magistratura locale, sonnambula , o dalle parti degli affaire Palazzo Specchi, Cona, Idrovia, ecc. cloneranno ancora magari le sconcertanti parole commenti dello stesso Errani e dei suoi avvocati? Nota di Asino Rosso


IL MESSAGGERO

La Corte d'Appello di Bologna ha condannato a un anno il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, imputato per falso ideologico nel processo 'Terremerse'. A seguito della sentenza Errani ha rassegnato le dimissioni da governatore dell'Emilia Romagna. Condanne a un anno e due mesi anche per due dirigenti regionali.

Il caso Terremerse È il processo collegato alla presunta truffa sul finanziamento da un milione alla coop agricola Terremerse presieduta nel 2006 dal fratello di Errani, Giovanni. La procura generale aveva chiesto condanne di due anni per Errani, due anni e due mesi per i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati questi due di concorso nel falso e favoreggiamento e tutti e tre assolti in primo grado.

Le indagini Errani, per il quale la corte ha disposto la sospensione condizionale della pena, era finito indagato per una relazione che nel 2009 fu inviata alla Procura per dimostrare la regolarità dell'operato della Regione nella vicenda del finanziamento da un milione alla cooperativa agricola presieduta da Giovanni Errani (attualmente a processo in primo grado per truffa ai danni della stessa Regione) I due dirigenti - per l'accusa Errani li istigò a scrivere il documento per coprire irregolarità. In primo grado Errani era stato assolto dal Gup perchè il fatto non sussiste, Terzini e Mazzotti perché il fatto non costituisce reato.

Le dimissioni «Mi dimetto e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà. Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione», ha detto Errani dopo la sentenza, annunciando ricorso in Cassazione e dicendosi innocente. «È un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me - ha aggiunto in una dichiarazione scritta - Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l'istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione - a me stesso - e non cambio ora. Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza». «Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità - ha concluso Errani - Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità. Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perchè con tutti c'è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro».

La difesa: sentenza sconcertante «Si tratta di una sentenza a mio avviso sconcertante». È il commento del legale d Errani, l'avvocato Alessandro Gamberini, all'uscita dall'aula della Corte di appello di Bologna. Errani non era presente alla lettura del dispositivo. «Ovviamente - ha detto - verranno lette le motivazioni. È giusto attenderle per capire come ha ragionato la Corte. Io rimango del parere espresso in primo grado: Vasco Errani è innocente in questa vicenda. Non c'era niente che provasse alcuna forma di istigazione a fare il falso. E quindi sotto questo profilo ricorreremo in Cassazione» per cercare di fare in modo «che questa innocenza venga comunque dimostrata, come era peraltro stata dimostrata in primo grado».

La replica della Procura «Le sentenze non si commentano, si può solo dire che la Procura ha sempre lavorato con assoluta obiettività, serenità e rigore». È il commento della Procura di Bologna, attraverso il procuratore aggiunto delegato ai rapporti con la stampa Valter Giovannini. La Procura aveva impugnato le assoluzioni del Gup. Il ricorso fu firmato dal procuratore capo Roberto Alfonso e dal pm Antonella Scandellari.

Emilia Romagna al voto Con le dimissioni di Vasco Errani la Regione Emilia-Romagna si avvia verso le elezioni. Lo prevede l'articolo 126, comma 3, della Costituzione. Le dimissioni volontarie del presidente della Regione, recita il comma, «comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio».