Tecnopolitica: la sinistra estinta di mezza estate senza + sogni *VIDEO


Ad agosto, quando non si sa che dire, si parla di spiagge, città deserte e sinistra in crisi.
Sparita lungo l'anno, la sinistra d'agosto risorge con l'infradito e diventa oggetto d'inchieste a puntate, dibattiti accaldati e pianti collettivi e individuali. Ricorda le vedove di guerra che per cinque anni di vita coniugale portavano poi per cinquant'anni il lutto. La crisi della sinistra nacque con la sinistra e sopravvive alla sua scomparsa.
Da anni il suo partito di riferimento ha perso la sinistra sin nel nome; da anni i suoi leader di governo sono adottivi, come Prodi, Letta e ora si profila Renzi. Nessuno che venga dal Partito. Da anni gli intellettuali vicini celebrano gli anniversari della sua scomparsa e spiegano le ragioni del decesso, mentre gli agenti del ramo sinistri decantano le virtù del Defunto e deplorano il nemico di una volta, che si chiamava, se non ricordo male, Destra.
Il meccanismo è collaudato. Come per la vedova di guerra, la sinistra ci ha dato per vent'anni di fascismo ben settanta di antifascismo militante. E la stessa cosa si avvia a fare con l'antiberlusconismo. Da comunista diventò socialdemocratica quando finì la socialdemocrazia.
D'Alema, Veltroni e ora anche Bersani, vengono evocati nelle riunioni spiritiche per sentire - come oracoli - il parere degli estinti. Epifani fa gli inventari di magazzino; l'unico compito politico affidatogli è fissare la data del congresso. Al suo posto basterebbe un'applicazione i-Pad. Il congresso verrà disputato con la fascia di lutto al braccio?...


M. Veneziani
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