Tecnopolitica (Ferrara) Sgarbi sindaco secondo il geniale Lorenzo Barbieri... ma Ferrara è Game Over !

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*GRANDE ERETICA PROVOCAZIONE MA SCIENTIFICA DEL GIOVANE GENIALE LORENZO BARBIERI... MA FERRARA SI CONFERMA CITTA' VILLAGGIO 1.0 E DI CONTADINI IGNORANTI E IDEOLOGICI E INSOMMA, FORSE, A FERRARA PROBLEMI ETNICI EXTRACOMUNITARI.. CERTAMENTE..MA ANCHE ETNICI LOCALI  FERRARESITA' DOC!  GRAZIE COMUNQUE ALL'ERETICO LORENZO BARBIERI DEL QUALE IN FUTURO SI SENTIRA' PARLARE PARECCHIO OVUNQUE... TRANNE A FERRARA ANCHE NEL 2020... AL MASSIMO I BOLLETTINI DELLE SAGRE... FERRARA PROSSIMA NUOVA SPINA! NOTA DI ASINO ROSSO....

 

*UN COMMENTO DAVVERO DA PAPERISSIMA...   Luca ha scritto il 11 agosto 2013 alle 8:12

 

Roby, la prossima volta il fumo lo vengo a comprare con te.  *FORSE INDIRIZZATO A NOI DI AZIONE FUTURISTA....
***SE L'IPOTESI GIUSTA...  ALLORA....  IN FGCI ANNI 80   L'UNICO NON FUMATORE DOC (KANNABIS...) ERA IL SOTTOSCRITTO- CONTRARIO NON PER QUESTIONI LEGALI ECC. (ANZI SEMPRE ANTIPROIZIONISTA) MA PER QUESTIONI ESTETICO-SOCIALI... ROBA ANCORA DA 1968 WOODSTOCK...  CERTAMENTE FUMAVANO TRANQUILLAMENTE QUASI TUTTA L'ATTUALE GIUNTA PD CHE GIOVANISSIMI FREQUENTEVANO GIA'  LA FGCI, VIA DE PISIS, PROPRIETARIO UNO DELLA DINASTIA MAISTO!!! 

   

Lo so, sto per lanciare una proposta temeraria, per certi aspetti anche difficilmente conciliabile con un certo modo di fare politica, a livello locale, però se siamo a questo punto bisogna fare una mossa, La Mossa, perché è giunta l’ora delle decisioni irrevocabili e quindi aggiungo anche la mia ricetta al calderone estense.

Il centrodestra (ri)candidi Vittorio Sgarbi a Sindaco.

D’altronde chi meglio di un libertino può guidare i Moderati per Ferrara?!
L’antitesi politica perfetta.

I più anziani sogghigneranno dicendo che se ha già perso nel 1999 può benissimo ripetere l’impresa ora oppure che è lontano dal territorio e cosa vuoi che ne sappia lui del tal problema o della tal altra questione. Alcuni obbietteranno che figurati se lascia il suo lavoro e altri che invece ricorderanno le sue effervescenti apparizioni televisive, senza contare la sua ultima esperienza amministrativa, a Salemi, naufragata anzitempo dal commissariamento disposto dall’allora Ministro dell’Interno Cancellieri.

Eppure sono convinto che, dopo lunghi tira e molla, interminabili pranzi e cene, infinite telefonate e cornette riagganciate, sia giunta l’ora di mandare all’aria i continui acconci pubblici che si perpetrano da almeno due settimane sullo scacchiere di Via Baruffaldi e di far sedere attorno ad un tavolo tutti coloro che ci stanno, dando seguito agli interventi sulle colonne di Galleria Matteotti, per decidere il da farsi.

Questo non tanto per superare la difficoltà (o impossibilità) di uno scacco matto al primo turno, quanto per asfissiare piccoli e provinciali campanilismi che bloccano la costruzione di un programma comune e alternativo, quello sì essenziale, in cui possano vertere tutte le istanze cittadine e rendere finalmente credibile un centrodestra che è sempre vissuto all’ombra di padri e padroni, più o meno noti.

Vedo in Vittorio Sgarbi, al suo recente intervento verso la Chiesa di San Paolo, al suo carisma, alla sua personalità e alla sua profonda determinazione la persona giusta per far definitivamente crollare un sistema città legato a doppio filo con logiche politiche asfittiche.

Alcune fondazioni, associazioni e cooperative  drenano importanti risorse e frenano lo sviluppo di Ferrara per continuare a servire i piccoli interessi di bottega di una parte.

È ora di finirla con questo andazzo e penso che non sarà mai troppo presto quando si deciderà di segnare un’ora, quella della fine dell’estense dominio rosso, che la speranza già fa scoccare in molti cuori di questa città.

Sono certo che trovato il volto, quello di Sgarbi ad esempio, e superato quindi l’empasse sul candidato, si possa finalmente parlare di qual è la via, alternativa e credibile, per riportare Ferrara, non già ad un’amministrazione oculata e intraprendente, quanto a riscoprirsi viva ed attrattiva, non per qualche cricca ma per il corso della realtà che un’ideologia e un’amministrazione, vecchie di oltre 68 anni, hanno sempre impedito che si incrociasse col destino della città.,,, C

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