studio americano
Visioni dell'aldilà, ecco perché avvengono
L'attività elettrica del cervello continua a essere ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica
MILANO - I cosiddetti "viaggi nell'aldilà" vissuti da alcuni sopravvissuti all'infarto (circa il 20%) hanno una spiegazione scientifica: sono dovuti all'attività elettrica del cervello, che continua ad essere molto ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica. È quanto affermano alcuni ricercatori dell'Università del Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle scienze americana, Pnas.
LO STUDIO - Con un semplice elettroencefalogramma i ricercatori hanno analizzato le attività cerebrali di nove ratti anestetizzati e sottoposti ad arresto cardiaco indotto. Entro i primi 30 secondi dopo l'arresto cardiaco, in cui il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti è stata riscontrata una diffusa sovratensione transitoria di attività cerebrale altamente sincronizzata tipica di un cervello altamente eccitato, conscio. Comportamenti identici sono stati osservati anche nei ratti sottoposti ad asfissia. «La previsione che avremmo trovato alcuni segni di attività cosciente nel cervello durante l'arresto cardiaco, è stata confermata con i dati» scrive Jimo Borjigin, professore di fisiologia molecolare e integrativa e di neurologia all'Università del Michigan e coautore dello studio..... C
http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/13_agosto_13/svelato-mistero-visioni-dopo-morte_d25c31b6-0333-11e3-a0a3-a0e457635e2f.shtml