l'Architetto
Ruggero Lenci
l'Architetto
Franco Luccichenti
il Presidente di Atelier Paema
Paolo Palomba
l'Architetto
Luigi Prestinenza Puglisi
il Giornalista del Corriere della Sera
Giuseppe Pullara
l'Architetto
Franco Purini
il Critico e Storico dell'Arte
Claudio Strinati
l'Artista
Mimmo Centonze
sono lieti di invitarla all'inaugurazione della mostra
L'Estate Romana di Renato Nicolini
Casa Editrice Gangemi, Roma
22 giugno - 26 luglio 2013
Inaugurazione: venerdì 21 giugno 2013 ore 17:30
Casa Editrice Gangemi - Sala Mostre - Ingresso libero da Via Giulia 142, Roma
L'ESTATE ROMANA DI RENATO NICOLINI
Roma, Casa Editrice Gangemi, 22 giugno - 26 luglio 2013
In collaborazione con Gangemi Editore, Università La Sapienza di Roma, Mibac - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Atelier Paema, la mostra è curata dal Comitato Scientifico composto dal critico e storico dell'arte Claudio Strinati (curatore della mostra "Caravaggio" alle Scuderie del Quirinale di Roma a 400 anni dalla morte del grande pittore), dagli architetti Ruggero Lenci, Franco Luccichenti, Luigi Prestinenza Puglisi, Franco Purini, dal giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Pullara, il Presidente di Atelier Paema Paolo Palomba.
L'inaugurazione della mostra internazionale "L'Estate Romana di Renato Nicolini" avrà luogo a Roma venerdì 21 giugno 2013 alle ore 17:30 presso la sede della Casa Editrice Gangemi in via Giulia. La mostra durerà fino al 26 luglio 2013.
Il comitato scientifico ha invitato l'artista Mimmo Centonze, che per l'occasione ha realizzato l'intenso e radioso ritratto dell'architetto romano Renato Nicolini, il creatore dell'ormai mitica Estate Romana. Lo sguardo unico con il quale Centonze si avvicina al genere del ritratto gli permette di andare sempre oltre la semplice somiglianza, andando a scavare negli abissi dell'animo della persona rappresentata fino a farne emergere tutta la sua profondità, ad un punto tale che il ritratto risulta di continuo sorprendente per verità e pienezza psicologica, come nel caso di quello di Nicolini.
Renato Nicolini ha contribuito con l'Estate Romana ad avvicinare la capitale italiana ai suoi abitanti e anche all'Europa in modo culturalmente elevato e, al tempo stesso, amichevole. L'Estate Romana ha intercettato quella necessità di 'sentire insieme' negli spazi della città da parte delle genti. Questa necessità culturale si è dimostrata per molti cittadini uno strumento di condivisione ancor più sentito delle manifestazioni di piazza. Tale modalità d'uso della città costituisce un argine da rafforzare contro i soprusi provenienti dalla bassa politica che troppo spesso minano i diritti dei cittadini. L'Estate Romana si invera il desiderio di mettere in sintonia le genti che vivono la città, residenti e turisti, nei caldi mesi dell'anno e non solo.
Una mostra evocativa e non nostalgica, di una 'esperienza di massa', di percezione e di 'uso' della città di Roma come somma di luoghi che si animano di una pluralità di significati. Una 'rete' di emozioni possibili, tessuta da Renato Nicolini, per dare 'un'estate' anche a chi rimaneva in città, ma soprattutto per restituire una 'città aperta' alle genti (i fatti di Berlino sono successivi a questo desiderio). L'Estate Romana ha costituito un grande momento di aggregazione e condivisone di esperienze estetiche. La mostra punta pertanto a sottrarre questo straordinario evento al passato e all'oblio, attraverso una somma di opere volte a 'propiziare', in un momento difficile ed oscuro qual è quello che stiamo vivendo, una nuova 'estate dell'essere'.