Passa ai contenuti principali

Futurismo e Gramsci: intervista a Giuseppe Manias by Luuk Magazine

L’arte futurista continua ad affascinare le nuove generazioni in virtù di un portato estetico, ma più ampiamente culturale ed immaginativo, dall’incredibile e fecondo potenziale.
D’altra parte Gramsci è intellettuale di sinistra ampiamente apprezzato presso l’intelligentia del Belpaese, sovente colpevole della diffusione di una vulgata gramsciana dagli esiti riduttivi e  inadeguati.
Forse che il pensiero gramsciano possa essere riscoperto attraverso le suggestioni e i vitalismi futuristi? Forse che un movimento estetico la cui poetica dell’Arte/Vita è stata indicata, in base a indubbie ragioni storiche ma anche in virtù di meccanismi semplicistici, come espressione artistica del fascismo possa trovare nuovo slancio attraverso innovative sintesi?
Ci confrontiamo su questi temi con Giuseppe Manias, curatore della Biblioteca Gramsciana, che ospiterà una serie di eventi diretti a prospettare tali scenari.

Biblioteca Gramsciana: una breve presentazione di un luogo culturale capace di ideare, rinnovare e sperimentare al di fuori dei riflettori mediatici.
L’istituzione della Biblioteca Gramsciana è dovuta ad un’intuizione di Luigi e Giuseppe Manias, sulla scorta però di un’esigenza diffusa e condivisa nell’ambito dell’associazionismo culturale ad Ales alla fine degli anni ‘80. Allora si avvertiva la pressante necessità che l’opera e il pensiero di Antonio Gramsci dovesse trovare, con un’attività a carattere eminentemente pratico ma durevole e stabile, nel luogo che gli ha dato i natali, efficaci condizioni di diffusione. In verità un’altra forte sollecitazione a favore della costituzione di una istituzione bibliotecaria dedicata a Gramsci proveniva dallo straordinario rigoglio negli ultimi anni ‘80 di importanti studi bibliografici, che sarebbero poi culminati nell’ormai sterminata e onnicomprensiva bibliografia online.
Nel 1989 si riteneva dunque che la forma concreta di questa iniziativa poteva essere quella di una biblioteca specializzata, a connotazione multimediale, articolata in più sezioni, che rendesse fruibile, soprattutto, ma non solo, agli utenti sardi, oltre all’opera gramsciana, anche congrua parte dell’immane mole di monografie e saggi concepiti in alcuni decenni dall’esegesi gramsciana. Inoltre ciò che si intendeva realizzare era, una volta che il fondo avesse raggiunto un’adeguata consistenza, un accesso preferenziale al patrimonio documentario della Biblioteca Gramsciana, sia per l’utente locale che per il remoto. Questo sito risponde a questo obiettivo.
La costituzione della Biblioteca Gramsciana ha ricevuto al suo nascere, da più parti, ampi consensi e incoraggiamenti: Joseph Buttegieg e Giorgio Baratta dell’International Gramsci Society; Maria Luisa Righi e Dario Massimi della Fondazione Istituto Gramsci di Roma; singoli studiosi come Peter Jehle; importanti personaggi dell’editoria italiana come Roberto Cerati. Si è confidato molto nell’entusiasmo volontaristico che ha contraddistinto gli esordi della Biblioteca Gramsciana, come l’appello pubblicato sul primo numero del notiziario dell’International Gramsci Society che sollecitava gli studiosi gramsciani a inviare alla Biblioteca le proprie opere. Ma la formazione di un fondo librario non poteva essere affidata alla saltuarietà della donazione; doveva essere invece l’esito di una politica strutturata delle acquisizioni. Più in generale si è ravvisata l’esigenza che un servizio culturale qualificato e continuativo, come è oggi la Biblioteca Gramsciana, dovesse raccordarsi a precise competenze professionali. Infatti sin dal 1997 la titolarità della Biblioteca Gramsciana è dell’attuale gestore, la NUR, un’azienda specializzata da oltre 13 anni nell’ambito dell’erogazione di servizi culturali; supportata dal 26 aprile 2007, in funzione di advocacy, dalla Biblioteca Gramsciana ONLUS (B.G.O.).

A breve si terrà presso la Biblioteca gramsciana una sorta di kermesse neoavanguardista d’impronta futurista, con una videopresentazione del poliedrico Roberto Guerra e un’azione futurista di Graziano Cecchini, l’artista che, mediante la notissima performance che lo ha reso noto come RossoTrevi, ha più contribuito a portare agli onori della cronoca il neofuturismo italiano.
Può presentare ai nostri lettori l’evento e spiegare quali sono i fattori che più lo connettono al vostro progetto?... C

http://www.luukmagazine.com/it/2013/06/15/gramsci-e-marinetti-un-inedito-dialogo/
 
*LUCA SINISCALCO
 

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...