Intelligenza Artificiale: i video game quasi senzienti..

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Wired Next Fest: l'intelligenza artificiale nei videogiochi

Sapete qual è stato il primo gioco dotato di intelligenza artificiale? Pensateci bene, perché la risposta non é facile: si tratta di Pong

di Lorenzo Fantoni

Intelligenza artificiale nei videogiochi


        
   
Pong il primo gioco dotato di Intelligenza Artificiale? Pare proprio di sì. A spiegarci come mai ci ha pensato  Pier Luca Lanzi, professore associato presso il dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, durante la sua conferenza  Intelligenza artificiale nei videogiochi tenuta nell'ambito del  Wired Next Fest"Quello dell’IA è un settore difficile da identificare", spiega Lanzi.  "Può identificare qualcosa che può imitare il comportamento umano, o agire solo in modo razionale,  agire in maniera autonoma o no".

La storia dell'intelligenza artificiale parte con Turing, uno dei padri dell’informatica, che per primo ideò un test, detto appunto test di Turing, con il quale si può capire se ci si trova di fronte a una intelligenza artificiale o no. Secondo questo test,  se interagiamo con una intelligenza artificiale che non possiamo vedere, ad esempio un PC nascosto dietro un muro, e non riusciamo a capire se ci stiamo confrontando con un umano o no, allora ci troviamo di fronte a una intelligenza artificiale.

Questa visione negli anni ’60 ha dato origine alle cosiddette  intelligenze artificiali good, utilizzate  nella dama e negli scacchi, ovvero una macchina programmata per analizzare ogni possibile variabile e batterci in ogni modo possibile, proprio come farebbe un avversario umano.  "Ma le intelligenze good  non vanno bene per i videogiochi, perchè renderebbero il tutto molto frustrante, visto che il PC conosce la posizione di ogni oggetto del gioco e ha riflessi sovrumani. Ci vuole, invece, una intelligenza che imbrogli un po' e che ci illuda di essere più bravi di lei".

Da questa filosofia nascono  le cosiddette  IA fun, dotate di strategie limitate e di un comportamento che non è focalizzato solo sulla vittoria a ogni costo, ma all'interazione credibile con gli esseri umani. "Pacman  è un ottimo e esempio di una intelligenza artificiale fun,  perché i fantasmi non ci danno sempre la caccia, non ci inseguono direttamente, anzi, forse non tutti sanno che ogni fantasmino ha una sua personalità ben distinta".

Ma come detto, non è Pacman il primo esempio di IA fun, ma Pong in cui  "se l'IA si comportasse come negli scacchi potremmo solo perdere, perché il computer sa sempre dove finirà la pallina, ma  sbaglia apposta per darci l’illusione di essere più bravi di lui".... C
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