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Futurismo-Graziano Cecchini per Gramsci nel XXI secolo

 


Berlinguer ZeroOne, visual poetry by fvtvrgverra.jpg


Tra poche ore on line... ovvero:


OBLIO DEL PENSIERO Futurismo, Gramsci e.... di Graziano Cecchini Rosso Trevi, l'artista futurista contemporaneo certamente più celebre (e nel mondo, New York Times docet...ecc.) a partire dalla sua clamorosa Azione Futurista per la Fontana Rossa... di Trevi a Roma Capitale, il 19 10 2007.


Ovvero, la relazione esplosiva in programma per gli eventi Gramsci e il Futurismo per il 21-22-23 giugno in quel di Ales (Oristano) e dintorni, link finale programma completo, a cura della Biblioteca Gramsciana (Giuseppe Manias ecc.).

Ora come anteprima alcune note critiche rapide fulminee futuristissime come “commento” al testo da Graziano gentilmente anticipatoci.

Innanzitutto … come poi tutto l'evento globale, una provocazione assoluta ma di rara razionalità e divenire storici per reinventare nel XXI secolo il grande filosofo politico sociale sardo, liberarlo dalle altre Celle in cui l'hanno imprigionato certi suoi esegeti e certa vulgata ben nota.. e riconnetterlo con l'avanguardia italiana e futurista in particolare. Gramsci era ed è avanguardia pura socioculturale, non solo politica sperimentale... come ben ha recentemente spiegato in senso metaculturale lo stesso Antonio Saccoccio in un suo breve ma significativo saggio dove differenzia con non frequente acutezza la differenza tra arte-vita-cultura-avanguardia e soltanto.. cultura.. sperimentale. Noi stessi d'altro canto proprio nel Gramsci e il 2000 in programma anteprima il 22 abbiamo focalizzato il Gramsci futuribile vs certa vulgata...(con lo stesso Cecchini intervistato per la sua ben nota azione futurista per il 1 maggio 2010 a Roma durante il Concertone cosiddetto, dove già anticipava chiaramente certa svolta net.socialista!!!

Cecchini ulteriormente e con la sua ineguagliata peculiarità mediatica esplosiva ora in quel di Ales.... con la sua relazione annunciata... riparte dal Concertone e amplifica alla consueta veloctà del gigabyte la nuova esplorazione inedita in atto,ibernata dall'ideologismo per quasi un secolo, di Gramsci futurista e avanguardista culturale, altro che solo Maestro per la cloaca politik... Dalle dimenticate pagine per taluni ancora incredibili e perturbanti di Gramsci sul futurismo (e da Ordine Nuovo, 1/1921) … E Graziano le rilancia a modo suo, attualizzandole in prospettiva inedite per la cultura italiana contemporanea, per certo progressismo come noto oggi in grave default di idee e di forza di libertà-gravità , al passo inoltre con la stessa complessa operazione di rinnovamento culturale portata avanti proprio dalla Biblioteca Gramsciana, da Giuseppe Manias ecc, per il progressismo italianio (se si vuole anche per la Sinistra futura che ancora appare globalmente limbica...però..) come dallo stesso Manias ben puntualizzato in questi giorni (si veda Luuk Magazine a firma L. Siniscalco). Cecchini riattualizza nell'arte vita-poltica-cultura reale- Gramsci e il Futurismo, sulla scia poi del suo percorso simultaneo il Futurismo dei Diritti Umani o Sociale in atto fin dalle azioni futuriste pro Tibet e il popolo dei Karen oppresso in Birmania ecc.

In tal senso Cecchini integra anche la affascinante analisi del grande storico non ideologico Emilio Gentile, anche lui ad Ales grazie alla BG in gennaio!) sul futurismo politico e sociale, analisi forse un poco datata ma certamente di grande rigore “accademico” rispetto a tanti storici arganiani et similia da rottamare o vaporizzare direbbero gli stessi Renzi o Beppe Grillo (licenza poetico-politichese). Non ultimo, anzi, come incipit per la relazione esplosiva in questione, una chicca-gemma: Cecchini comunica per la prima volta o quasi nuovamente il testo originario volantino lanciato assieme al RossoTrevi ai tempi del blitz de la Fontana Rossa. Testo in gran parte censurato (ma guarda caso quello più programmatico e culturalmente legalmente ineccepibile) a suo tempo dai cari pennivendoli della casta dei giornalisti italiani (e anche dai fossili Veltroni ecc.) che come noto scambiarono il ritorno del Futurismo su scala internazionale per atti vandalici (e rilanciarono del volantino solo gli slogan!!!!). Un'altra prova scientifica e popperiana quasi, ci svela Cecchini, dei necessari eterni bersagli del Futurismo: non solo i Politik ma anche i Giornalisti pre-Internet in particolare.... Linkarne 1 per Terminarne 100!!!

 

R.G.

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