Non comprendo, ad esempio, perché si dichiari “sinceramente dispiaciuta”. Come è possibile essere dispiaciuti non sinceramente? Il dispiacere è un moto dell’animo e basta. È il confessarsi dispiaciuti, caso mai, che può essere espressione sincera o falsa. Capisco però che alcuni limiti della normale fisiologia degli esseri umani, possano non valere per gli assessori. Ammonisco gli incauti, eventualmente intenzionati ad obiettare che non si fa la punta ai chiodi per la banale distrazione di un avverbio che andava messo prima di “di essere” invece che dopo, a non misurare le cose con le loro povertà concettuali: i distratti saranno loro, non i componenti della Giunta Tagliani, quel trust di cervelli (oltre che un concentrato di kultura) che nulla lascia al caso! E proprio perché costituiscono, in pratica, delle verità rivelate, le affermazioni provenienti da tale elevato consesso, punta di diamante della kultura cittadina e della democrazia applicata, a seguito di quelle non si può sparare sentenze da bar. Se l’assessora Sapigni (al pari delle assessore Marescotti, Zadro, Fusaro, o gli assessori Modonesi o Marattin, tutti di eguale altissimo livello) dice qualcosa, il non capire quella cosa è un problema di chi non capisce, non di chi la dice, è chiaro, no? Questa consapevolezza dovrebbe indurre i cittadini ad un ascolto sempre molto attento ai messaggi degli assessori. Chi ha tanto sbeffeggiato le “percezioni soggettive” sa di che si tratta? Ne dubito. C’è molta profondità di pensiero supportata da elevata padronanza dei problemi filosofici dietro quella frase. Nella “Critica della Ragion Pura” di Kant è spiegato che la Conoscenza non può essere altro che fenomenica. La parola fenomeno nel linguaggio greco significa "ciò che appare". La conoscenza fenomenica è dunque apparente nel senso che appare a ciascuno in modo diverso a seconda della propria sensibilità. Visto che quel “percezioni soggettive” non è una battuta sciocchina ma ha fondamenti scientifici? Secondo Kant, alle domande “Esiste il mondo esterno? E se esiste, è possibile averne una rappresentazione fedele?” le due risposte sono: certo che il mondo esterno esiste (e spiega con metafora filosofica: “Das ist wenig aber siche“, cioè: questo è poco ma sicuro), ma è inconoscibile, rispondendo così negativamente alla seconda domanda L'unico elemento certo della conoscenza fenomenica sta nel rapporto di causalità che stabilisce un nesso di necessità causa-effetto tra i fenomeni. Perciò prima di esprimere giudizi su quanto dicono gli assessori bisogna pensarci due volte, anche perché è arcinoto che secondo Kant il Giudizio fuoriesce dall’unione di un predicato e un soggetto tramite la copula, motivo per cui tutti i Giudizi sono divisi in due categorie: sintetici e analitici. I sintetici possono essere a priori o a posteriori, gli analitici solo a priori. Provino i critici a smentire che di questo materiale non ce ne sia d’avanzo nella prostituzione al grattacielo! Quindi si potrà non capir niente di tutto il testo della Sapigni, anche quando conclude: “Spero che questo stile di confronto e partecipazione, nel segno del rispetto e della responsabilità, possa sempre più affermarsi nell'interesse della nostra città e di tutti i suoi cittadini”, ma sapendo quanta solidità kulturale c’è dietro non si può che esserne compiaciuti. C’è solo da preoccuparsi per la prossima legislatura: siamo abituati così bene che risulterebbe intollerabile un livello qualitativo più modesto.
Paolo Giardini