Uno stormo di gabbiani s’innalzarono
quella sera
leggeri quasi aerei sospesi fra cielo e cielo
come i sogni
una danza, che li portava lontano.
La linea azzurra dell’orizzonte
sembrava indicar loro la via.
I miei piedi affondati nella sabbia
lo sguardo perduto nella vitrea sera.
Riflessi dorati nell’ora del tramonto,
parean frantumarsi in briciole
laggiù
dove il mare fa l’occhiolino alla luna.
Ricordi riversavano il loro peso
sulla sabbia in una brevità protratta
senza voci.
Gabbiani, perchè non mi portaste
con voi quella sera?