L’attenzione degli addetti ai lavori si concentra, soprattutto, sull’interessante uso del pastello “encaustizzato”, autentica invenzione di Donizetti, come emerge nel suo “Nudo e Nuvole” del 2010, oltre che di quello della tempera all’uovo, in disuso da secoli. Le mostre dedicate all’opera di Donizetti ormai non si contano. Di particolare suggestione è stata, tra quelle recenti, quella di Orzinuovi, in provincia di Bergamo, svoltasi nel giugno scorso, che ha confermato l’attenzione verso questo artista, a testimonianza del valore del suo percorso creativo e della sua verve inventiva.
LE INVENZIONI DI ANISH KAPOOR
My Red Homeland del 2003, cera rossa e S-Curve del 2006 sono due fra le tante opere recenti di Anish Kapoor, artista indiano dalle interessanti simbologie espressive. La sua maxiesposizione dell’estate scorsa a Milano, che ha, tra l’altro, coinciso con l’esordio in Italia delle iniziative di Madeinart, ne ha consacrato le sue eccezionali qualità inventive, segno di una formazione creativa che va oltre i confini della sua origine culturale. Non a caso Kapoor, capofila della New British Sculpture, ha trovato nella suggestiva cornice meneghina la sua definitiva affermazione di interprete ormai significativo dell’arte contemporanea. L’evento, in due fasi separate, vedrà la sua conclusione ne mese di dicembre, tappa di un percorso inventivo di prima grandezza, il cui impegno testimonia il carattere di un artista singolarissimo. Di particolare rilievo, accanto alla mostra milanese, da registrare l’esperimento allestito dallo stesso Kapoor a Venezia dal 1°giugno al 27 settembre scorso, in occasione della 54a Esposizione Internazionale d’Arte, nell’eccezionale contesto della Basilica di San Giorgio Maggiore, progettata da Andrea Palladio. Messa in scena di straordinario spessore, rappresentata da un vortice di fumo bianco che si erge da una base circolare in corrispondenza tra il transetto e la navata del sacro edificio, l’opera”site specific” proposta da Anish Kapoor sulla Laguna s’intitola Ascension. Il lavoro, di grande suggestione, costituisce una scultura che sintetizza in modo sapiente il dialogo tra pieno e vuoto. Protagonista di rassegne e di momenti di elevato simbolismo, Kapoor non cessa di manifestare il suo impegno di aprire cantieri dell’arte in tutto il pianeta, nel quadro di una rinnovata stagione di attori in grado di riscoprire il messaggio ancestrale della rappresentazione del reale.
PIERLUIGI CASALINO-Imperia