giovedì 12 gennaio 2012
- Ora22.00 fino a 23.30
- DescrizioneFuori da ogni schema eppure profondamente pop. Vittorio Cane ha saputo fondere queste due anime, creando uno stile unico ed un nuovo approccio alla canzone d'autore, che ha fatto scuola a Torino e nel resto d'Italia. Il suo debutto, con il cd autoprodotto "Vittorio Cane" ...risale al 2005, e da subito si è fatto notare nei circuiti più undreground mentre con "Secondo", pubblicato da Innabilis / New Model Label (2008), la musica di Cane è arrivata anche a canali televisivi mainstream come MTV ed All Music e a media nazionali.
Tra le collaborazioni di quel disco spiccano la partecipazione di Remo Remotti in "Conclusione" ed il duetto con Mao nel singolo "Ci Proverò". Per oltre due anni e mezzo il cantautore torinese si è esibito per club in tutta Italia, da solo o accompagnato da una band, con la presenza quasi fissa di Deian e, tra i vari concerti, va ricordata la partecipazione al Traffic Festival di Torino nel 2009, in apertura a Nick Cave. Vittorio Cane inoltre ha pubblcato una raccolta di testi e scritti vari dal titolo "Tre Tempi" per l'editore Torinopoesia.
"Palazzi" è il terzo album, pubblicato da Innabilis / New Model Label*, dist. Audioglobe.
Internazionale
Quello che / Mai / Umano / A Milano / Sto bene / Non ne ho / Palazzi / Responsabilità / Qui/ A Casa mia. Questa specie di preambolo alla Elio Pagliarani dice tutto: è la track list dell’album Palazzi, del cantautore Vittorio Cane. Lui è uno con la chitarra lowfi, l’approccio disilluso, la pianola elettrica, il campo per giuocare a pallone e un materasso per fare all’ammore. Ce n’è un sacco in giro così; rischiano di annullarsi a vicenda nel loro acidulo surrealismo da monolocale. Ma è buona creanza, per chi vuol bene al pop italiano, adottarne almeno un paio.
Rumore
Uno che arriva al terzo disco rischia di far scomodare Charles Darwin. Capita al torinese Vittorio Cane, forse uno dei più capaci nel declinare in senso pop la materia. Segnali di crescita come interprete, mentre l'autore tiene botta.
Blow Up
Dieci brani che, a partire dal singolone Quello Che, di estrema cantabilità radiofonica, facilità testuale e immagine compiuta, mostrano un senso della melodia che almeno di certi cantautori pop di successo si sogna.
Questo disco non cede di un centimetro al bene che si pensava di Vittorio.
Onda rock
Dunque "Palazzi", e il baffuto Vittorio Cane ci riprova e si riprova, e ci riesce. In cosa direte voi? A far sorridere e a far pensare. La formula è la stessa, con la differenza che qui vi sono dei pezzi ancor più focalizzati dal punto di vista melodico. Una per tutte l'ottima "Quello Che", una giostra infantile davvero irresistibile, per non parlare di "Sto Bene", puro zucchero per denti cariati.
Extra music magazine
il cantautore piemontese conferma di avere tutte le carte in regola per ritagliarsi la giusta considerazione da parte di pubblico e critica.“Palazzi” è senza dubbio uno degli album di musica indipendente italiana da tenere sotto occhio in questa parte finale del 2011.
Non ha nulla da invidiare ai nuovi lavori di Dente, Marco Parente, Dario Brunori, Dimartino, I Cani e compagnia bella
L'isola della musica italiana
Attendevamo quindi con impazienza il ritorno sulle scene del Cane originario, quello che con i suoi primi due album aveva dimostrato con immediatezza e originalità di essere il miglior amico del cantautorato nostrano. Vittorio Cane è per Torino quel che Dente è stato per Milano, un capostipite del rinnovato pop acustico minimalista.*NEW MODEL LABEL by GOVIND KHURANA