Sgarbi replica al Sindacato di Polizia
«Sono una controparte politica»
«Le parole di Culcasi una intimidazione»
«I soli che dovrebbero difendersi, e che io potrei riconoscere come interlocutori, sono il questore Carmine Esposito e il maresciallo Giovanni Teri; ma, eloquentemente, tacciono»
SALEMI – Vittorio Sgarbi replica al segretario provinciale di Trapani del Sindacato Autonomo di Polizia Giuseppe Culcasi:
«Le parole di propaganda espresse dal questurino Culcasi sono la testimonianza, semmai ce ne fosse bisogno, di come a Trapani ci siano rappresentanti delle Forze dell’Ordine che, piuttosto che cercare la verità, diventano controparte politica, con incursioni improprie su vicende delicate. Considero le parole del rappresentante della Polizia di Stato Giuseppe Culcasi una intimidazione. La Polizia non deve fare politica, deve fare indagini avendo come obiettivo la ricerca della verità e non la costruzione di suggestioni giudiziarie. Non c’è legalità senza verità.
Non capisco come faccia il questurino Culcasi a intervenire su un vicenda di cui non conosce le carte. E comunque, se le conosce, tralasciando il fatto che, chiaramente, non le ha comprese, dovrebbe spiegare come e da chi le ha avute e per quale fine si scaglia contro di me.
I soli che dovrebbero difendersi, e che io potrei riconoscere come interlocutori, sono il questore Carmine Esposito e il maresciallo Giovanni Teri; ma, eloquentemente, tacciono, ciascuno probabilmente con motivazioni diverse. Culcasi agisce forse per conto terzi ?
Si preoccupi dunque il questurino Culcasi delle condizioni di lavoro dei suoi colleghi e non di politica. Diversamente si candidi e non utilizi strumetalmente e impropriamente la sua funzione per attaccare un sindaco eletto democraticamente dal popolo»
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(Responsabile: Nino Ippolito)
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