*ennesimo esempio della mediocrità del giornalismo nazionale... parlano di ritorno del futurismo e nello specifico di RossoTrevi senza neppure dare una occhiata a Wikipedia....sciopero o non sciopero le caches funzionano ancora e son ben visibili. Certa stampa tecnoidiota neppure sa che la Fontana Rossa è celebrata nel catalogo Taschen Tresspass in Usa, arte contemporanea 2010 (NEPPURE ALEMANNO SIC LO SA!!!). Che Cecchini è stato al convegno Transvision 2010 con i più importanti futurologi mondiali (Milano-2010). Che oggi esiste un nuovo movimento futurista operativo in Italia, con Cecchini e altri futuristi, che fanno conferenze in Usa, pubblicano libri, fanno performance..., coordinano laboratori futuristici a livello nazionale.... eccetera eccetera..(tutto scritto nella voce Graziano Cecchini su Wiki...) AZIONE FUTURISTA FERRARA
ARTE, CECCHINI IL FUTURISTA ANNUNCIA IL RITORNO. E SI AUTOCELEBRA
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Roma - A quattro anni dall’incursione a Fontana di Trevi, quando dipinse di rosso le sue acque, Graziano Cecchini - “artista futurista” come ama definirsi con la malcelata vanità che lo contraddistingue - torna in pista. Nel mezzo, dal 2007 a oggi, la nomina di assessore al Nulla della giunta Sgarbi a Salemi, la candidatura al comune di Latina con Fli (due preferenze ottenute), qualche nuova “azione”. Qualcuna riuscita, altre meno: fra le varie, le palline colorate a pizza di Spagna, il lancio di palloni gonfiabili per la libertà del Tibet, nei giorni scorsi il muro di Domopak nei pressi Palazzo Chigi per chiedere al premier di dimettersi. Nessuna in ogni caso con l’eco internazionale della prima. E allora ecco che proprio in vista della ricorrenza della sua prima azione (il 19 ottobre), RossoTrevi (il nome d’arte coniato a suo tempo) darà vista a tre appuntamenti nei luoghi di maggiore interesse storico-culturale della città. Top secret location e contenuto, ovviamente, anche se deputate alle attenzioni “futuriste” dovrebbero essere proprio Fontana di Trevi e piazza Navona, per le quali il sindaco Alemanno ha firmato nei giorni scorsi un’ordinanza che vieta eventi e manifestazioni. Quel poco che lascia filtrare l'ufficio stampa dell'artista è che saranno “nuove e irriverenti azioni artistiche, dal contenuto altamente provocatorio” che “decreteranno la nascita di Art in Flame”, un progetto di comunicazione integrata che nelle intenzioni dovrebbe veicolare in modo non convenzionale e con costi minimi, qualsiasi tipologia di informazione attraverso la cultura. E se anche andasse male, almeno una sicurezza c’è: a pagare le performance sarà, come sponsor, una compagnia telefonica. Uno sponsor, si dice sicuro Cecchini, che "ci premierà con un bel contratto per divulgare questa nostra folle idea".