LA NOTIZIA
Mimmo Centonze ricorda la straordinaria attrattiva che ha sempre provato per lo slancio intellettuale con il quale Ludovico Corrao riuscì a far risollevare Gibellina dopo il terremoto del Belice. All’appello risposero grandi artisti come Alberto Burri, Pietro Consagra, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli e Leonardo Sciascia.
“Avrei voluto vivere di persona - dice Centonze - la rivoluzione culturale che ci fu a Gibellina dopo il terremoto del Belice grazie all’eccezionale impulso di Ludovico Corrao, un uomo che ci ha insegnato come la volontà, sostenuta dai propri sogni, possa trasformare un avvenimento drammatico in un’occasione di rinascita e di nuova speranza che dà finalmente vita concreta alle proprie idee.
Nel mio tempo, tuttavia, ho avuto la straordinaria opportunità di aver vissuto fin dai suoi esordi la trascinante rivoluzione culturale che sta avvenendo a Salemi, proprio a pochissimi chilometri da Gibellina, una città dove la cultura si è imposta fino a diventare una necessità grazie a Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani, due eccellenti promotori ed innovatori dell’eredità di Ludovico Corrao.
In merito alle ultime vicende a Salemi, esorto Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani affinché possano riappacificarsi meditando su queste parole della Bibbia : “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Dio vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. (Colossesi 3:13)
Per quanto a volte possa sembrare impossibile perdonarsi, sono convinto che due menti come Sgarbi e Toscani siano ancora più prolifiche quando operano in accordo, come hanno già dimostrato nell’instancabile attività svolta insieme a Salemi. Dovrebbero continuare ad essere uniti. Non possono rischiare di non parlarsi mai più. Non sarebbe saggio, a qualsiasi età”.