Intervista di Alessia Mocci a Fabio Clerici ed al suo “Il senso del viaggio ”, Rupe Mutevole Edizioni

http://lasinorosso.myblog.it/media/02/02/3578082303.jpg“Lontani echi di uno spaziar d’occhio/ che arroventata terra/ rende agli offuscati sensi/ che oppressi vagano/ all’assoluto deserto;/ il
magnetico caldo/ avvolge il corpo/ nell’umido gesto/ dell’orizzonte scrutare;/ riserve di vita pulsano/ al cospetto di ricurve palme/ che
le vite di transumanti uomini/ preservano;/ […]” – “Lente carovane”

“Il senso del viaggio”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe
Mutevole nella collana “La quiete e l’inquietudine” curata da Silvia Denti, è una silloge poetica di pregevole fattura divisa in due parti:
“Viaggi con la valigia” e “Viaggi senza valigia”. L’autore, Fabio Clerici, ha costruito con molta attenzione un rompicapo letterario
utilizzando il viaggio come tema principale ed accompagnato dalle splendide illustrazioni di Antonio De Blasi donano al lettore un incanto
d’altri tempi.
Fabio Clerici è stato molto disponibile nel rispondere a qualche domanda su “Il senso del viaggio” e sulla sua professione.
Buona lettura!




A.M.: Quando nasce al tua passione per la scrittura?

Fabio Clerici: La grande passione per la scrittura nasce nel
periodo preadolescente, quando i patimenti propri dell'età, trovarono voce in piccoli fogli fittamente scritti di pensieri e concetti
interiori, che piano piano prendevano forma in articolate poesie e racconti. Quegli scritti
rimasero nel cassetto fino gli anni duemila,
aumentando considerevolmente di numero e costituendo le fondamenta emotive del mio primo libro intitolato "Dedicato a te..." pubblicato
nell'anno 2007.


A.M.: Un atlante poetico. Quando e perché hai deciso di strutturare questo complesso viaggio?

Fabio Clerici: Ho
intrapreso questa esplorazione letteraria perché da grande appassionato di viaggi e profondo amante della montagna, credo sia possibile
vivere l'esperienza di scoperta utilizzando i cinque sensi, proponendo al lettore un libro di poesia con liriche dal taglio
narrativo e
dove i contenuti delle stesse attengono ad esperienze di viaggio realmente vissute, ciò viene proposto nella prima parte della raccolta
(viaggi con la valigia); mentre mi affido al viaggio nella seconda parte della silloge quando descrivo il viaggio interiore di ognuno di
noi, attraverso i ricordi infantili di un viaggio in auto o descrivendo il viaggio "d'amore", infine tributando due liriche a mio padre
che recentemente deceduto, mi fu maestro nell'amare quella montagna che con lui condivisi per lungo tempo (viaggi senza valigia).

Questi
viaggi sono uno spazio fisico e interiore ove tuffarsi per ritrovare le tracce del proprio cammino, seguendo i sentieri della conoscenza di
nuovi luoghi, descritti anche in forma geografico-storica e nel contempo ritrovare le giuste atmosfere che alimentano la parte

introspettiva ed emozionale del nostro esistere. Il libro si propone quale breve guida geografica e spirituale, di luoghi, genti, incontri,
sapori e colori in un mix che lascia stupiti al cospetto del Monte Bianco o del deserto Saharian, che vive il deserto con le emozioni di

un disabile o che racconta degli eroi di El Alamein, tutto è viaggio...

Significative inoltre le tavole pittoriche dell'artista Antonio De
Blasi che costituiscono la "parola visiva" del libro e che integrano con grande emozione e leggerezza le 38 poesie componenti la raccolta e
un racconto "Il sesto senso" che conclude il percorso sensoriale delle
parole. Il lettore potrà inoltre scrivere esso stesso le sue
impressioni nelle ultime pagine adibite a "impressioni di viaggio". Un atlante per ripercorrere i luoghi delle nostre emozioni.


A.M.:
Dedichi a qualcuno in particolare “Il senso del viaggio”?

Fabio Clerici: A mio padre, a chi ama essere viaggiatore e non turista e per una
volta a me
stesso che nel rileggere le poesie ripercorro meravigliosi viaggi ed esperienze.


A.M.: All’interno della silloge c’è una
lirica che preferisci fra tutte?

Fabio Clerici: Sono tutti figli di un'unica madre, che amo profondamente, potrei però segnalare "Il
viaggio del poeta" che mi rappresenta in particolare.


A.M.: Puoi descriverci con cinque aggettivi la tua raccolta?

Fabio Clerici: Unica
(rappresenta un esclusivo tentativo di riunire poesia e viaggio, miscelandoli con l'esperienza vissuta nei cinque sensi, rappresentandone
aspetti reali ed emotivi)
Innovativa (per gli stessi motivi)
Emozionale (tende a colpire la parte sensibile dei nostri sentimenti,
stimolando domande di carattere esistenziale)
Fruibile (la semplicità dei concetti espressi ed il linguaggio volutamente narrativo rendono
la silloge un percorso che scorre come un romanzo di Wilbur Smith)
Musicale (nel leggere alcune liriche se ne percepisce l'intensa
musica).


A.M.: Secondo te, qual è il target dei lettori che potrebbero apprezzare “Il senso del viaggio”?

Fabio Clerici: Credo che
questo sia un libro che avrà un pubblico eterogeneo, il fine è quello di avvicinare i lettori alla poesia, raccontando le emozioni del
viaggio. Gli amanti di viaggi incontreranno gli amanti della poesia e lì si confronteranno sui contenuti turistici e poetici. I giovani
sono la grande scommessa e credo non deluderanno.


A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film visto?

Fabio Clerici:
L'ultimo libro "I colori del buio" di Laura Boerci, una carissima amica scrittrice e regista teatrale e l'ultimo film in DVD "Black Hawk
Down" di Ridley Scott


A.M.: Cosa ne pensi del booktrailer? Secondo te è un prodotto commerciale/artistico che potrebbe dare sostegno
anche alla letteratura?

Fabio Clerici: Ritengo che il booktrailer possa senz'altro ritenersi un' utile strumento di
promozione
letteraria, in quanto come tutti i media "'d'impatto" veicola velocemente il messaggio, provocando la curiosità del lettore. Io stesso ho
autoprodotto un breve booktrailer del mio libro. Non considererei ancora tale processo un'attività artistica, nel senso
tradizionale del
termine, comunque utilissimo alla causa letteraria.


A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole? La consiglieresti?

Fabio
Clerici: La mia esperienza con la Casa Editrice Rupe Mutevole è iniziata nell'anno 2009 con la pubblicazione del mio secondo libro "Le
parole e la pietra" e sebbene io fossi realisticamente prevenuto nei confronti degli editori in generale, la dedizione e l'amore profuso
dai titolari della stessa per la "causa letteraria" mi fecero parzialmente ricredere
sulla categoria, tanto che oggi è nata una sincera e
fattiva collaborazione con la nascita del mio ultimo "figlio". Senz'altro consiglierei di affidarsi alla competenza e pazienza di Cristina
Del Torchio, titolare di Rupe Mutevole.


A.M.: Hai altre novità per il 2011? Puoi anticiparci qualcosa?

Fabio Clerici: L'anno 2011 sarà
sicuramente molto impegnativo nella promozione del "Senso del Viaggio" con molte novità che "bollono in pentola", collaborazioni importanti
anche con Tours Operators che intendono utilizzare il libro quale "omaggio" ai clienti, con presentazioni e performance ed un tour per
l'Italia proponendo il libro in forma di spettacolo a cura dell'attore Lino Fontana e del musicista Davide Di Giammarco, miei inseparabili
amici e collaboratori.
Nell'anno 2012 vorrei riuscire a pubblicare un libro di racconti al quale sto già lavorando e che avrà quale filo
conduttore "La notte". Più non posso svelare..

Ringrazio Fabio per le succulente informazioni che ci ha rivelato, aspettiamo dunque il
tour per le città d’Italia ed il 2012 per la nuova pubblicazione!

Vi lascio il link di una recensione a “Il senso del viaggio”:
http://oubliettemagazine.com/2011/08/09/il-senso-del-viaggio-di-fabio-clerici-rupe-mutevole-edizioni/

Lascio link utili per visitare il sito
della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/


http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni



 http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993



Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe
Mutevole Edizioni