*ESTENSE COM “Il Pd, come gli altri partiti, non è geneticamente migliore di altri. Dovrà invece dimostrarlo sul campo, giorno per giorno, con operazioni di trasparenza; anche mettendoci la faccia”. Non si nasconde Paolo Calvano davanti alla domanda più temuta che un dirigente democratico potrebbe sentirsi rivolgere in questi giorni in Emilia-Romagna.
A margine dell’iniziativa del Pd in spiaggia, il segretario provinciale concede qualche rapida riflessione sull’inchiesta che vede indagato per abuso d’ufficio Stefano Bonaccini, attuale segretario regionale del Pd, per fatti relativi al periodo in cui era assessore al patrimonio di Modena.
Bonaccini sarebbe accusato di presunti favoritismi avvenuti da parte dell’ufficio patrimonio l Comune nei confronti dei gestori di un chiosco dal 2003 al 2008. Con lui sono indagati il suo successore, Antonino Marino, e i due dirigenti comunali Mario Scianti e Giulia Severi.
Già nei giorni scorsi Bonaccini era uscito sulla stampa con una nota proveniente dalla segreteria regionale del partito, in cui il segretario assicurava che “negli anni in cui sono stato assessore al Comune di Modena (dal 1999 al 2006) ho sempre agito nel rispetto delle regole, con correttezza e nella massima trasparenza. Ribadisco pieno rispetto e fiducia nei giudici e nel loro lavoro. Per quel che mi riguarda sono tranquillo, sereno e concentrato sugli impegni del Pd”.