"Verso Tasso si inquadra in un’iniziativa che vede davanti a sé un futuro: non possiede un passato ma nasce e si presenta come qualcosa che sarà”.
Esordisce così Fabio Mangolini, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, in sede di conferenza stampa dell’attesa opera lirica. Verso Tasso si sviluppa attraverso la narrazione di frammenti del Torquato Tasso di Goethe, svolta dai cinque personaggi-attori e l’esecuzione di tre scene del dramma musicate dai finalisti del Premio internazionale Palazzo del Majno con cinque cantanti e grande orchestra, accompagnate da immagini video ispirate alla vicenda umana e poetica del Tasso.
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La giuria – composta dal musicologo Fabrizio della Seta, dal regista teatrale, poeta e drammaturgo Cesare Lievi, dal direttore d’orchestra Giuseppe Sigismondi de Risio e dai tre compositori Luis de Pablo, Francesco Carluccio e Fabio Vacchi – si è detta “soddisfatta dal livello della competizione che ha focalizzato sui tre finalisti le aspettative generali”. Giampaolo Testoni, Paolo Furlani e Paolo Ingrosso – questi i nomi dei finalisti – hanno prodotto “tre lavori di altissimo livello aventi tre differenti linguaggi e personalità – spiega ancora de Risio -, pur tuttavia mantenendo un’analogia a livello del trattamento della voce in funzione dell’espressività della parola e di un senso drammaturgico elevato ed efficace”.
L’opera sarà integrata da un montaggio di immagini a cura di Marinella Rescigno che mostrerà una carrellata dei luoghi legati al Tasso sia dal punto di vista di ambientazione del dramma, sia da un fil rouge simbolico: la poco conosciuta sala delle Vigne del Belriguardo, il giardino del Verginese, alcune immagini iconografiche della Gerusalemme Liberata ed alcuni interni del Castello Estense....
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