IL CASTELLO DEL FUTURO! da Stefano Gargioni

istefano gargioni.jpgCASTELLO ESTENSE.jpgLA PROVINCIA CHE VORREI

 

Programma elettorale del candidato STEFANO GARGIONI,

sostenuto dalla Lista de LA DESTRA

 PREMESSA

 Nell’ultima consiliatura ho avuto la possibilità di vivere, seppure per meno di un anno, in qualità di consigliere provinciale, l’esperienza amministrativa dell’Ente Provincia. Un’esperienza, peraltro, che avevo già vissuto nella consiliatura 1995-1999 in ben altri contesti sociali, culturali, economico-politici. Ho respirato, dai banchi dell’opposizione, le novità che la prassi, unitamente allo stato di necessità determinatosi a seguito dei più recenti interventi normativi che hanno potenziato non poco il ruolo e le funzioni dell’Ente, ha prodotto. Nel bene come nel male. In più di un’occasione mi è parsa chiara la dicotomia tra le enormi potenzialità dell’ Ente (il quale, nel suo ruolo primario e irrinunciabile di organo di coordinamento e raccordo sul territorio tra gli Enti minori e la Regione Emilia Romagna, potrebbe veramente, se solo lo volesse, giocare un ruolo strategico di enorme importanza e le lentezze burocratiche) e le logiche partitocratiche con cui vengono distribuiti gli incarichi nei diversi assessorati; l’autoreferenzialità in cui spesso si avvita il Consiglio Provinciale, quasi compiaciuto del suo “parlarsi addosso” piuttosto che del suo ruolo istituzionale di proposta, di impulso, di indirizzo e di controllo; l’impressione, suffragata purtroppo dai fatti, di come le decisioni che contano vengano quasi sempre assunte al di fuori di un contesto di controllo democratico e senza il necessario coinvolgimento dei soggetti, istituzionali e non, direttamente depositari di quelle stesse decisioni. Più democrazia, dunque, meno burocrazia, più disponibilità al dialogo e al confronto, più apertura nei confronti di una comunità umana di 350.000 persone che spesso neppure sa che la Provincia esiste o, se lo sa, non ha – perché non le vengono forniti – gli strumenti conoscitivi per potersi interfacciare ad essa e con essa rapportarsi.

  UN MODO NUOVO DI “VIVERE” L’ENTE

 La meritocrazia, innanzitutto. In Provincia, come nella Scuola, come in politica. Sarò un inguaribile romantico, ma credo che se non si parte da qui, ogni sforzo rischi di risultare vano. La riorganizzazione dell’Ente Provincia alla quale penso non può che passare attraverso la valorizzazione del merito, un sistema di incentivi e di premi per le eccellenze, accompagnato da un meccanismo di disincentivi per chi non si impegna e non rende come potrebbe e dovrebbe. Senza sconti, senza guardare in faccia a nessuno, senza trattamenti di favore per questo o per quello. Solo così credo che si possa ottenere il rispetto dei tanti dipendenti pubblici che in Provincia come altrove sentono spesso mortificato il loro ruolo e misconosciuti il loro impegno e le loro capacità.....

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http://stefano-gargioni.blogspot.com/2009/05/e-decisomi-candido-alla-presidenza.html

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