1919 IL PROBLEMA TEDESCO E CONSIDERAZIONI ATTUALI

La sfilata delle truppe americane e francesi nelle divise della prima guerra mondiale nel corso della parata di oggi - 14 luglio 2017- in occasione della Festa della Bastiglia, fa venire in mente il passo decisivo compiuto un secolo fa dagli USA in Europa per rimanervi ancora ai giorni nostri come potenza egemone e reale contraltare di quella Russia che tuttora resta l'altra superpotenza concorrente. Il problema tedesco si lega a filo doppio, quindi, con quello delle relazioni transatlantiche e più in grande della dimensione geopolitica universale e dei relativi equilibri strategici. Per tornare al problema tedesco del 1919 e dei suoi aspetti, in attesa di svilupparne le tematiche fino ad una conclusiva considerazione, è bene recuperare il fatto che una sola clausola territoriale di carattere negativo contravvenne per ragioni di sicurezza al principio nazionale: all'Austria di lingua tedesca, residuo della vecchia monarchia asburgica, fu proibito di unirsi alla Germania senza il permesso della Società delle Nazioni. Fu questo un motivo di scontento per la maggioranza degli austriaci, compreso il caporale tedesco Hitler, che a quell'epoca era ancora cittadino austriaco; non lo fu invece per la maggioranza dei tedeschi del Reich. Questi erano cresciuti nella Germania di Bismarck, e consideravano l'Austria un paese straniero e non avevano alcuna voglia adesso di aggiungere altri guai ai loro.
Casalino Pierluigi