1919 IL PROBLEMA TEDESCO E CONCLUSIVE CONSIDERAZIONI

Un'altra clausola territoriale aveva all'origine motivi direttamente strategici, e fu l'occupazione della Renania da parte di forze alleate. Inglesi e americani la proposero come misura temporanea di sicurezza, e precisarono che sarebbe durata solo quindici anni, i francesi la volevano permanente, e poiché non riuscirono ad ottenere tanto col trattato di pace, speravano di conseguire lo stesso risultato legando l'evacuazione ad un soddisfacente pagamento delle riparazioni di guerra da parte tedesca. Così le riparazioni divennero la questione dominante degli anni successivi; questione tanto più complicata in quanto consisteva di due, anzi ben presto di tre, problemi. In apparenza le riparazioni nascevano dalla ragionevole richiesta che i tedeschi pagassero i danni che avevano causato; i francesi però ritardarono ogni sistemazione nella speranza di rimanere a lungo sul Reno. I debiti di guerra fra i paesi alleati contribuirono ad accrescere la confusione: quando gli inglesi furono invitati a pagare il loro debito con gli Stati Uniti, dichiararono, nel 1922, che avrebbero preteso dai loro alleati proposero di pagare i loro debiti verso la Gran Bretagna con quello che avrebbero ricevuto dalla Germania in conto riparazioni. Così, senza che nessuno se ne accorgese, la decisione finale era passata ai tedeschi. Sulle successive vicende ci siamo già occupata, sempre su Asino Rosso, in diverse, precedenti occasioni. Giova, per concludere, sottolineare come il problema tedesco restasse in piedi anche dopo la seconda guerra mondiale, anche se, a dire il vero, dopo il 1945, l'importanza di esso divenne assai minore, essendo assorbito dalla guerra fredda e dalla sfida strategica con la Russia sovietica.
Casalino Pierluigi