Studi sul Sufismo

E' difficile scrivere una storia degli studi sul Sufismo, la mistica islamica. I lavori sull'argomento nell'ultimo secolo e mezzo non si contano, ovviamente. Conosciuto all'inizio tramite la poesia persiana, ma anche tramite alcuni scritti tardi, il Sufismo fu percepito come una sorta di teosofia orientale panteista collegata con analoghi fenomeni di origine indiana. La mistica musulmana fu in parte conosciuta in Occidente (soprattutto nel mondo anglosassone), infatti, attraverso l'India Moghul: in Gran Bretagna e nel resto dell'Occidente si radicò così la convinzione, non certo infondata, di un'origine iraniana e non solo indiana del Sufismo, considerata la naturale inclinazione degli iraniani verso il misticismo. Furono inoltre accostati allo sviluppo sufi elementi neoplatonici. Tra gli studiosi che contribuirono a far conoscere il Sufismo si ricordano l'arabista spagnolo Asin Palacios, che avviò il discorso dell'influenza islamica sulla Divina Commedia di Dante, di Louis Massignon e di Helmut Ritter. Asin Palacio promosse al riguardo anche analisi del pensiero del mistico arabo-andaluso Ibn 'Arabi^, mentre il francese Massignon, profondamente cristiano, ma dotato di rara comprensione ecumenica, incentrò il proprio lavoro in particolare su al-Halla^j.  Il tedesco Ritter, da parte sua, esaminò il Sufi da un punto di vista sociologico. Henry Corbin, francese, iranologo e islamologo, di grande profilo, cercò al contrario di valorizzare "al presente" le diverse forme dell'esoterismo islamico, segnalando la parentela tra Sufismo, Sciismo e Ismailismo. Mettendo bene in evidenza la componente iranica e gnostica del misticismo islamico, Corbin studiò quest'ultimo dal punto di vista di una filosofia influenzata dall'esistenzialismo tedesco e dalla psicologia del profondo. Studiosi cattolici di altra scuola interpretarono la mistica islamica in chiave tomistica. Massignon, invece, ha dimostrato in modo chiaro il carattere islamico del Sufi. e la sua natura autoctona: per Massignon si tratta di una realtà naturaliter islamica. Solo l'Horten ha ripreso, con una certa esagerazione, la tesi di un'origine indiana del Sufismo. L'influsso dell'ascetismo siriaco ha trovato in molti altri studiosi ragioni di accostamento al Sufi. Poco studiato è ancora l'impatto nestoriano sulla mistica musulmana e del resto sul tutto il corpus dell'Islam iniziale.
Casalino Pierluigi, 19.05.2014