Cari amici, siamo ormai entrati nel vivo della campagne elettorale. I partiti hanno scelto le loro strategie “social” e, in un contesto sempre più denso di momenti di comunicazione “liquida” e “istantanea”, sembra drammaticamente perdere di peso il ruolo del programmi: soprattutto sul digitale. Così, mentre tra un tweet e l’altro i politici cercano di arringare le folle, non c’è verso di capire cosa vogliano fare su questioni centrali come la banda larga, le frequenze, il digital divide culturale. Temi sui quali in Europa ci sarebbe molto da dire e da fare, ma rispetto ai quali l’Italia rischia di rimanere, come al solito, muta.
Stefano Epifani Chief Editor